FERMO - Nelle ultime settimane Carabinieri del Comando Provinciale di Fermo hanno intensificato le attività investigative al fine di reprimere i reati di truffa. I risultati delle recenti operazioni dimostrano l’importanza dell’attività investigativa e della collaborazione tra i Carabinieri e la comunità.
Nei giorni scorsi, a Pedaso, i militari della locale Stazione Carabinieri, al termine degli accertamenti avviati a seguito di una denuncia di un cittadino di Monterubbiano, hanno denunciato un 37enne della provincia di Ferrara, il quale, come appurato anche mediante l'analisi dei tabulati telefonici e della documentazione bancaria, ha simulato interesse per l'acquisto di alcune forcelle per motociclo, poste in vendita dalla vittima sulla piattaforma per compravendite online "Subito.it", riuscendo così, con artifizi e raggiri, a farsi accreditare sulla sua tessera postepay la somma di euro 850 (ottocentocinquanta).
A Petritoli invece i militari della locale Stazione Carabinieri, al termine degli accertamenti avviati a seguito di una denuncia sporta da una donna, hanno denunciato alla competente Procura della Repubblica un 25enne nigeriano, residente in Sardegna. L’uomo, come emerso anche dall'analisi dei tabulati telefonici e della documentazione bancaria, nel mese di agosto aveva agganciato sul social Instagram la vittima, e condividendo nelle settimane succesive vari momenti d’intimità e quotidianità era riuscito a carpire la sua fiducia. In seguito, ha contattato telefonicamente la vittima e dopo averle prospettato la necessità di urgenti cure mediche per i problemi di salute della figlia, risultati inesistenti, è riuscito a farsi accreditare sulla sua tessera postepay la somma di euro 3.500 (tremilacinquecento).
A Porto San Giorgio infine, i militari della locale Stazione Carabinieri, al termine delle indagini partite dalla di una residente, hanno denunciato alla competente Autorità Giudiziaria per il reato di truffa, un 18enne residente nella provincia di Catania. Il giovane autore del reato, come accertato mediante l’analisi della documentazione bancaria, è riuscito in modo fraudolento, spacciandosi per un operatore di poste italiane, millantando problemi di sicurezza del conto corrente, ad eseguire varie operazioni bancarie a suo vantaggio, accreditando sul proprio conto la somma totale di euro 1.790, riuscendo quindi a raggirare la vittima a cui carpiva i codici di accesso.