FERMO/PESARO – La serietà di una società si vede nei momenti difficili. La capacità di reagire a errori commessi, soprattutto a inizio stagione, può fare la differenza più di tanti acquisti. E questo hanno dimostrato nel giro di poche ore la Fermana nel calcio e la Vl Pesaro nel basket.
In casa gialloblù, dopo un inizio di campionato imbarazzante, si è deciso di intervenire sul manico, visto che per tuti i giocatori sono meglio degli anni passati. Qualcosa non funzionava dentro lo spogliatoio, è stato evidente a tutti che Domizzi non era l’uomo giusto. Tanto bravo in campo, con il suo piede sinistro fatato, quanto non inserito nel sistema gialloblù. Quattro giornate, un punto, e tanti saluti. Agire ora, firmato il nuovo mister Riolfo, per non pentirsi a Natale.
Si sale di 100 chilometri ed ecco la VL Pesaro. Qui a decidere il futuro del perno della squadra, ovvero il play, è staio il precampionato e la Supercoppa. Inadeguato il brasiliano Pacheco per una serie A che quest’anno ha alzato l’asticella. Per fermare le critiche e cancellare i dubbi tra i tifosi, restii ad abbonarsi di fronte a un inizio che non faceva ben sperare.
E così, la società guidata da Ario Costa, per non mettere in discussione il coach tanto voluto, Aza Petrovic, lo ha tutelato cancellando con un colpo di spugna una delle sue scelte chiave e trovando sul mercato il meglio possibile. una mossa necessaria, anche perché erano in fibrillazione anche gli altri americani, pronti a esercitare l’escape contrattuale.
Nel ruolo di play ecco Tyler Cole Larson, 190 centimetri di potenza e soprattutto di capacità realizzativa. Non un play puro, ma di certo uno che ai tifosi piace. Basta leggere i commenti di quelli di Varese che avrebbero voluto vederlo ancora con la canotta biancorossa. Ma lui, invece, vestirà giallo, come è il colore della maglia griffata Carpegna Prosciutto. Per lui la maglia 55.
Probabilmente non sarà l’unico cambiamento nel roster, serve un 4 di peso, di certo è un assist a Petrovic e al suo futuro che è meno brasiliano, ma più solido.
Raffaele Vitali