di Raffaele Vitali
FERMO – Il Jova Beach Party è finito. La festa del cantante e del suo gruppo prosegue in un’altra regione, in un’altra spiaggia. I 19mila spettatori della seconda serata, 11 mila venerdì, se ne sono andati senza problemi. Qualche coda, come è normale che sia quando tante auto si mettono in moto, più o meno nello stesso momento ma nessun incidente. Merito anche dei vicini di casa, vedi il comune di Porto Sant’Elpidio che ha deciso di spegnere tutti i semafori per favorire il deflusso.
Una due giorni carica di adrenalina, e come si sa polemiche. Che di certo non finiranno qui, visto che ci sono esposti presentati alla magistratura che dovranno fare il loro corso. Il nodo del contendere non è più il farlo o non farlo, ma le risorse spese dopo il 2019 per rendere di nuovo quell’area naturalistica, pronta per il fratino e non solo.
Il Comune è sicuro delle sue scelte, gli ambientalisti hanno fatto quanto dovuto alla loro coscienza, la giustizia chiuderà la partita. Intanto resta il successo indiscutibile dell’operazione che ha proiettato Fermo nel panorama nazionale e soprattutto ha portato personaggi difficili da raggiungere in zona. Basti pensare a Morandi e Valentino Rossi.
Personaggi che hanno vissuto il territorio, non una toccata e fuga. E questo perché c’è chi sta investendo nella ricettività elevando la qualità. È il caso della famiglia Beleggia che con Villa Lattanzi e l’Officina del Sole ha saputo ospitare al meglio Jovanotti e Morandi, poche settimane prima Blanco, Pinguini Tattici e Irama. Il cantante bolognese, come sua consuetudine, ha raccontato i suoi passaggi via social, veicolando così il nome dell’azienda di mister Brosway ma anche la pizzeria di Torre di Palme gestita da Marcella.
“Una persona splendida, davvero alla mano. Ha apprezzato la struttura e il fatto di poter vivere anche la vigna, visto che la vendemmi è già iniziata” commenta Beatrice Beleggia ringraziando Morandi per i post pieni di complimenti. E anche il fatto che Jovanotti, habitué di Portonovo, abbia scelto le 5 Stelle della villa che guarda il mare a due passi da Torre di Palme, è la riprova che il Jova Beach non è stato solo lo spazio all’aperto di Casabianca.
Hanno lavorato senza sosta le attività, dai bar alle pizzerie, nella zona di Lido e Porto San Giorgio, hanno avuto il loro momento di ulteriore gloria gli chef stellati sangiorgesi Richard Abouzaki e Pierpaolo Ferracuti. Tutto questo è stato a fronte di 20mila euro di spese comunali per coprire gli straordinari del personale dell’Asite e della Polizia Municipale, che insieme con forze dell’ordine e protezione civile ha garantito la sicurezza dell’evento.
Per non sbagliare, serve una macchia coordinata alla perfezione. I comitati guidati dal prefetto Vincenza Filippi hanno permesso di controllare e guidare quello che poi è stato un successo. Dentro e fuori dal recinto dell’evento.
I commenti di tanti sindaci al post di Paolo Calcinaro, da Francavilla d'Ete a Montegranaro, ne sono la prova: “Grazie perché Fermo con questo evento ha dato lustro all’intera provincia”. Che è sempre più un modello di organizzazione grazie anche alla grande capacità di Servigliano che a sua volta oltre 30mila persone le ha gestite in quattro giorni di No Sound Festival.
Una provincia per famiglie, una provincia ricca di campeggi e B&B, ma finalmente anche una provincia che grazie alla famiglia Beleggia, ma ci sono altre strutture che stanno cambiando passo come il Bellavista di Porto San Giorgio, possono ospitare anche chi chiede un livello molto alto di qualità.
Il potenziale c'è, Trident e Best Eventi lo stanno dimsotrando con le loro scelte professionali, ai sindaci il compito di non sedersi ma di crescere e fare scelte, senza però mai smettere di ascoltare.
@raffaelevitali