“Abbiamo un territorio che in pochi chilometri permette di vivere ogni aspetto della cultura: dal Crivelli di Monte San Martino ai farfensi di Santa Vittoria in Matenano, dalla piazza Risorgimento di Amandola ai fossili di Montefalcone, dall’arte moderna di Smerillo all’Infernaccio di Montefortino”. Parte da qui Stefano Castori, responsabile del progetto Vele di San Ruffino, che da evento sta diventando un piano di sviluppo locale.
Le barche hanno il vento in poppa. Le Vele di San Ruffino come via del turismo sportivo. La Madonna dell’Ambro come veicolo di movimenti connessi alla fede. “In maniera spontanea è nato un rapporto. Sapere che chi partecipa alle Vele poi raggiunge l’Ambro e riempie ristoranti e strutture ricettive del territorio ci dà forza” commenta.
L’obiettivo è chiaro: investire nel turismo significa offrire servizi: “Abbiamo completato la capannina di legno a contrada Molino che diventa il riferimento per l’area. Un punto che nel giro di cinque metri cambia comune, perfetto segno di relazione. Uno spazio che mettiamo a disposizione per la promozione delle amministrazioni che fanno parte delle Vele, allargandoci però alla Madonna dell’Ambro, ristrutturata alla perfezione dalla Fondazione Carifermo, perché il sistema per funzionare deve essere il più ampio e uniforme possibile. Prevediamo di farci anche lezioni di filosofia per bambini durante l’estate”.
Sport e fede accompagnati dalla natura: “Le strutture ricettive si riempiono ogni volta, fare squadra può solo essere utile. Il legame tra noi e l’Ambro è nato in maniera spontanea. Quando una squadra di velisti arriva dalla Lombardia, dal Veneto o da altre parti d’Italia, la prima cosa che fa è chiedere cosa si può ammirare oltre allo splendido lago. E le nostre indicazioni portano poi al santuario dell’Ambro, un logo unico nel suo genere, con la strada che termina alla base della scalinata. È la chiusura di un percorso che indichiamo e che è costellato di prodotti tipici, dal cibo al vino, e scorci inimitabili. Che quest’anno abbiamo inserito anche in un contest fotografico che ha permesso di raccontare le fonti storiche e le cascatelle”.
Nel 2021 le Vele torneranno nell’abituale cornice del 25 aprile: “E poi un secondo appuntamento che vorremmo organizzare in notturna per i primi di luglio. Siamo però nelle mani della pandemia e degli esperti che stanno cercando il vaccino, vogliamo essere fiduciosi” conclude Castori che sa di avere al suo fianco un gruppo di sindaci dinamici e vogliosi di fare squadra.