FERMO – Mauro Antonioli, il pareggio col Matelica è stato un brodino. Come sempre ha fatto bene?
“La prestazione c’è stata, è quello che dobbiamo guardare. Una vittoria che avremmo meritato. Non è arrivata, ma credo che siamo sulla strada giusta. Intensità, quadra corta e compatta che ha concesso poco al Matelica, che di solito è prolifica. Dobbiamo ora dare continuità”.
Ha avuto i segnali atti dalla squadra?
“Non avevo dubbi sui giocatori, so bene quanto valga la vecchia guardia, un gruppo di persone vere. Quelli che mettono la maglia al primo posto e lo fanno sentire a ogni tesserato. E con lro c’era la stima reciproca. Per questo sapevo che ne saremmo usciti. Migliorare è possibile”.
Gol inziali e distrazioni, sono una caratteristica e di nuovo un gol a freddo, visto che è arrivato 70 secondi dopo essere passati in vantaggio. Quanto è arrabbiato?
“Speravamo di non prenderlo. Ci stavamo risistemando e alla prima palla che hanno giocato il Matelica ha segnato. Eppure eravamo messi bene, eravamo chiusi. Un gol che non ha responsabilità individuali. E neppure un calo di tensione, ma un caso sfortunato. Mi sono arrabbiato molto di più con la Triestina, quando ci rintanammo subendo la verve avversaria”.
Squadra molto offensiva quella schierata, come mai?
“Avrei voluto vedere ancora più aggressività, ma gli abbiamo tolto molto gioco”.
Si immaginava un Urbinati così pronto?
“Non poteva essere al cento per cento e questo aumenta i suoi meriti. Ma la prestazione era garantita. Personalità, intelligenza e voglia gli permettono di superare il momento. E questo vale anche per Rossoni, noi sappiamo che possiamo migliorare. Non trovo alibi, ma quando stavamo andando al meglio gli infortuni con il Carpi ci hanno segnato per qualche settimana”.
Grbac in crescita, ha anche rotto il gioco avversario. Era il suo piano partita?
“Ricordiamoci che lui è trequartista e mezz’ala, non aveva mai giocato davanti alla difesa. L’ho allenato, siamo passati da gare in cui gli mancava il ritmo gara, è arrivato in ritardo non va mai dimenticato. Domenica ha dato in non possesso e il gol di Boateng è la soddisfazione di un allenatore tra diagonali, colpi di tacco, palle filtranti e scatti sul fuorigioco”.
Due pareggi di fila in casa, quale le ha lasciato più rammarico?
“Sicuramente quello col Matelica. Abbiamo avuto qualcosa in più a livello di occasioni. Col Fano potevamo indirizzare la partita a nostro favore”.
Difficile fare gol, tiri da fuori possono essere una soluzione?
“Noi ci alleniamo. Il tiro poi bisogna averlo. Il Matelica ha fatto tanti gol con i centrocampisti, sono convinto che anche noi potremo fare qualcosa in più, ma servono caratteristiche precise. Mentre possiamo sfruttare meglio i calci piazzati, da Urbinati a Scrosta abbiamo giocatori capaci. Di certo la fortuna ancora non ha girato dalla nostra parte”.
A Modena con che spirito?
“Il pareggio non è da buttare via. Non firmo mai per un punto e per questo non giocherò in difesa. Poi se non vinciamo, ben venga il pari”.
Ma il Modena che squadra è?
“Quando stavo a Reggio Emilia è stato un anno di sofferenza. Quest’anno sono partiti per vincere e con quella rosa arriveranno in fondo. Ma non c’è un dominante in questo campionato, quindi ce la giocheremo. Dobbiamo tenere duro e non prendere gol all’inizio”.
@raffaelevitali