di Raffaele Vitali
MILANO – Dall’idea alla produzione senza mai uscire dalla nuova piattaforma digitale, il tutto in meno di dieci passaggi. Irrompe la Cina dentro il Micam. Un rapporto che sta crescendo, edizione dopo edizione, grazie al coinvolgimento della Camera di commercio cinese. Il primo step è stato consolidare i rapporti tra le aziende cinesi e quelle italiane, non solo da un punto di vista commerciale ma produttivo.
Quest’anno a dominare lo stand all’interno della Fiera di Milano Rho è la piattaforma ‘Futuro artigiano’ che porta designer, uomini marketing, fabbriche e canali commerciali totalmente sul web grazie a una innovativa piattaforma. “Tutto parte dal designer” spiegano gli ideatori che hanno condiviso il nuovo progetto con la Ferrari Fashion School.
Una mini selezione di modellisti e creativi che ha portato poi alla vittoria del contest da parte di un toscano, seguito da un lombardo. Nessun marchigiano purtroppo in questo primo blocco. Ma il bello della piattaforma è che non ha confini.
Si parte dal disegno, dicevamo, presentato in 2D. A quel punto, un modellista interno alla piattaforma crea il modello in 3D. Il designer lo riprende in mano e sceglie materiali e colori. Arriva poi il quarto e quinto step che sono decisivi: la creazione del prototipo virtuale utilizzando fornitori già registrati in piattaforma o altri interessati; la pubblicizzazione del prodotto per capire se il mercato è interessto. “Cinque sto modo valutiamo i feedback e poi decidiamo se proseguire”.
Perché poi la piattaforma prevede il momento chiave: l’ordine. Che ovviamente anticipa la produzione e infine la spedizione. “La novità è che si fa tutto gravitando dentro lo stesso sito. Un abbattimento dei tempi, degli intermediari e quindi dei costi”.
La camera di commercio cinese ha spostato l’idea di un privato e compartecipa con un finanziamento, ma soprattutto diventa il canale di relazione, in primis con le camere di commercio locali che sono interessate a mettere in rete produttori e commercianti. Sta quindi alla Camera delle Marche valutare se sarà utile per le aziende del distretto fermano-maceratese.
Una piattaforma completamente aperta a nuovi ingressi a livello di aziende e modellisti. “In attesa di consolidare il progetto dei principali brand cinesi di produrre in Italia, che è stato rallentato dalla pandemia, con la piattaforma si può creare un legame stretto tra le diverse forze del sistema calzaturiero” conclude il ‘Futuro artigiano’.