FERMO – Più di cento studenti hanno ascoltato e si sono confrontati sul tema della violenza contro le donne. All’Itet Carducci Galilei ospite è stata per il 25 novembre la scrittrice Tiziana Regine. Ill tema dell’incontro organizzato dal professor Giuseppe Lupoli, referente per bullismo e cyberbullismo, è stato ‘Tutte le vite. La mia’. Fondamentale la collaborazione con la cooperativa Il Faro.
Cinque le classi coinvolte che attente hanno seguito la lezione iniziata dallo studio dell’etimologia di alcune parole chiave quali “femminicidio”, “patriarcato”, “gelosia”, “raptus”. Conoscenza fondamentale per comprendere poi le dinamiche della narrazione quotidiana.
La scrittrice ha poi affrontato anche il quadro normativo per poi, attraverso la lettura di alcuni brani, immergersi di nuovo nel peso delle parole. Da “Mia” di Antonio Ferrara a “Infanzia” di M. Gor’kij, per citare alcuni testi scelti. A seguire una palestra di scrittura; ai ragazzi, dotati di foglio e penna, Tiziana Regine ha chiesto di scrivere in forma libera, un testo. Senza obbligo, né voto. La partecipazione è stata unanime. Sono emerse parole di grande intensità, che hanno dimostrato non solo un ascolto attivo da parte degli studenti, ma una partecipazione emotiva inaspettata.
Nel mentre, gli studenti delle classi 4^ARIM, 4^ e 5^ Grafica, coordinati dalla professoressa Giordana Berducci, hanno curato l'allestimento di uno spazio dedicato alla campagna di attivismo contro la violenza di genere e in segno di solidarietà con le donne vittime di violenza. Le cartoline, realizzate dai futuri grafici dell’Istituto, sono state poste sulle porte di ogni aula e le scarpe rosse, simbolo delle vittime di violenza e femminicidio, allineate negli spazi comuni o nelle singole classi.
“Queste iniziative – ha commentato la dirigente scolastica Francesca Iormetti - costituiscono il desiderio delle nuove generazioni di costruire un mondo all'insegna della sensibilità e del rispetto, valori fondamentali del crescere insieme”.