FERMO – La prima campanella si avvicina. L’11 settembre tutti in classe. E come sempre sta per abbattersi sulle famiglie italiane la consueta "stangata" di settembre legata all'acquisto di libri e materiali scolastico per alunni e studenti.
Ne è convinto il Codacons, che fornisce come ogni anno i dati ufficiali sul caro-scuola e le spese che dovranno affrontare i genitori in occasione dell'avvio del nuovo anno scolastico. Chiaro che tutto cambia tra marche e mode.
I beni che registrano i maggiori rincari sono zaini, diari e astucci "griffati": in questo caso nei negozi specializzati, fisici e online, gli aumenti possono raggiungere anche il 15% rispetto allo scorso anno. Più contenuti, e nell'ordine del 3%, i rincari dei prodotti scolastici non di marca. Per uno zaino griffato la spesa può superare i 200 euro, mentre per un astuccio attrezzato si arriva a spendere 60 euro: fino a 35 euro il prezzo di un diario, rileva l'associazione. Previsti incrementi anche per i libri.
L'Istat ha registrato nell'ultimo mese aumenti medi del +4,9% sul 2023 per i testi scolastici: questo significa che le famiglie che acquisteranno libri nuovi in cartoleria senza ricorrere all'usato, che a Fermo è ben strutturato grazie al servizio Libri Riù, dovranno affrontare una spesa che va dai 300 euro a un massimo di 700 euro a studente, a seconda della scuola e del grado di istruzione.
“Tra quaderni, zaini, diari, prodotti di cancelleria, materiale da disegno, libri e dizionari l'esborso complessivo per l'anno scolastico 2024/2025 può arrivare così a 1.300 euro a studente” conclude il Codacons.
Per l’Unione nazionale consumatori invece l’aumento sarà dell’8,8% per i libri rispetto al 2022. Gli altri articoli di cartoleria come penne, matite ed evidenziatori lievitano del 3,2% sul 2023, del 9% sul 2022 e del 16,1% sul 2021. A settembre, però, non è escluso che possano scattare ulteriori incrementi. Ma la batosta annua maggiore si registra per gli alloggi universitari che schizzano del 7,2% sul 2023 (+13,1% sul 2021). "Studiare fuori sede sta diventando sempre piu' un lusso" commenta il presidente dell'Unc Massimiliano Dona.