FERMO - 230 atleti paralimpici che confluiranno da ogni regione d’Italia a Fermo per tre giorni dal 19 al 21 maggio per i campionati nazionali di nuoto per salvamento e nuoto promozionale. I numeri di un evento non solo sportivo organizzato da Fisdir, con il patrocinio del Comune di Fermo, Virtus Buonconvento e la collaborazione dell’associazione dei genitori “Una parte del mondo”, che avrà come teatro la piscina comunale fermana.
“Il connubio sport e disabilità ha tante declinazioni fra cui il nuoto nella nostra città e questo evento ci rende orgogliosi perché sa coniugare la manifestazione di sport con la promozione di Fermo” – ha detto l’assessore allo sport Alberto Scarfini. Un grazie a Fisdir, a Virtus Buonconvento che gestisce l’impianto, oramai punto di riferimento del territorio e non solo, alle famiglie.
“Il turismo sportivo è un aspetto su cui ci stiamo concentrando ancora di più – ha detto l’assessore al turismo Annalisa Cerretani – il post covid ha riacceso l’attenzione su tante iniziative che rispetto a prima sono aumentate e anche la nostra piscina con le sue attività sta contribuendo a promuoverci sempre più”.
“Siamo lieti di questo evento che si svolge a Fermo dopo quello dell’anno scorso ad Abano e con un numero di partecipanti più alto – ha detto Marco Cicconi, tecnico Virtus Buonconvento e tecnico nazionale giovanile Fisdir portando i saluti del Presidente della Virtus Gianluca Valeri – il venerdì pomeriggio sono in programma le prove di nuoto per salvamento che è un trampolino di lancio per ragazzi che potrebbero passare al nuoto agonistico, sabato e domenica le prove di nuoto promozionale con staffette, dorso, rana, farfalla, stile libero, misto e le relative premiazioni”.
“L’invito alle famiglie a partecipare in questi tre giorni per vedere la gioia e la bellezza di questi ragazzi fare sport – ha detto la prof.ssa Maria Rita Felici, Presidente dell’Associazione “Una parte del mondo” – il seme dello sport paralimpico in piscina è stato messo con le famiglie con l’avvento della Virtus Buonconvento e ci appelliamo alle famiglie a venire a vedere questi tre giorni che non sono solo di sport perché il nuoto è momento ludico, terapeutico ma anche professionale per questi ragazzi”.