FERMO - Sarà rimpatriato nei prossimi giorni il ventenne del Mali che, nelle ultime settimane, ha dato fuoco a diversi cassonetti sulla costa fermana.
Il giovane, più volte denunciato e colpito da un ordine di allontanamento dall'Italia, ha continuato imperterrito a fare danni fino al 4 settembre, quando ha appiccato il fuoco a un cassonetto di via Moro, a Lido Tre Archi. Mentre i vigili del fuoco spegnevano le fiamme, la Polizia s'è messa sulle tracce dell'uomo che, nel frattempo, aveva dato fuoco a cartoni e oggetti vari, tra cui due biciclette, in un palazzo di via Segni, usando anche del liquido infiammabile.
Accompagnato in Questura, è stato denunciato una seconda volta. Non pago, il giovane si è trasferito nel centro di Porto San Giorgio, dove ha iniziato a minacciare alcune attività commerciali, con la Polizia che, la settimana scorsa, è dovuta intervenire tutti i giorni. Perché, oltre a infastidire i commercianti, l'uomo aveva preso a bivaccare nelle aree private e a lasciare rifiuti ed escrementi per strada, dando in escandescenza ogni volta che qualcuno lo rimproverava.
In una settimana ha, così, collezionato una denuncia per porto abusivo di un piccolo coltello e multe per atti contrari alla pubblica decenza. Giovedì pomeriggio ha anche preteso di consumare senza pagare in un locale del centro e, al rifiuto del ristoratore, ha danneggiato il mobilio, per poi scappare. Ieri, la fine dell’incubo per molti, con il personale dell’Ufficio immigrazione che ha trovato un posto in un Cpr (Centro di permanenza per il rimpatrio), dove il giovane è stato portato e da dove verrà rimpatriato nel suo Paese d'origine.
Francesca Pasquali