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Dai banchi dell'Itet al Poliarte, gli studenti disegnano il loro futuro. L'esempio di Lorenzo: "In due mesi dalla laurea alla Tod's"

10 Maggio 2022

FERMO – Poliarte e Itet Carducci Galilei, il connubio della conoscenza che si consolida a Fermo e disegna, è il caso di dirlo, il futuro degli studenti del corso di Grafica e Comunicazione, nato quattro anni fa nel polo diretto da Cristina Corradini. Una scuola che vuole sentirsi parte della città e mette a disposizione di tutti la mostra ‘Il viaggio dell’eroe’ realizzata da alunni e docenti del Poliarte

 “Con una mostra diamo un segnale tangibile della nostra didattica. Abbiamo superato la lunga fase della Dad, torniamo in presenza e ridiamo un senso profondo al segno, all’immagine e alla parola” spiega la Corradini che ricorda come “chi vuole fare della grafica e del design un lavoro, oltre che passione, ha in Poliarte la sua strada naturale.

La conferma arriva da Lorenzo Sabatini, ex alunno oggi alla Tod’s chiamato come testimonial. “Sono partito da Ragioneria, non c’era ancora il corso di Grafica e Comunicazione, poi ho seguito la mia passione e ho scelto il Poliarte. Mi sono laureato a dicembre e ora, dopo pochi mesi, ho iniziato a lavorare con la Tod’s dove mi occupo di simulazioni a livello di calzatura e pelletteria, nella fase sviluppo”. Poliarte si conferma una fucina di talenti che apre porte: “Quello che ho studiato l’ho ritrovato in parte nel mondo del lavoro, l’azienda mi ha dato ulteriori nozioni, affiancandomi personale esperto. Ma la base di studi è stata fondamentale. è una università che coniuga al meglio”.

Sono tanti gli ex studenti Poliarte entrati alla Tod’s, e in aziende simili, a riprova che la formazione è di livello. e lo rivendica il direttore dell’Accademia di Belle Arti, Giordano Pierlorenzi, che da cinquant’anni forma talenti. “La preside mi ha contattato quattro anni fa. Abbiamo quattro corsi più altri due sul tavolo della ministra in attesa dell’autorizzazione. Corsi accademici che conferiscono la laurea e un’occupazione al 98%, Lorenzo che è qui è la dimostrazione. In pochi mesi è entrato alla Tod’s”.

Per stare sempre aggiornati, l’Itet investe. “Abbiamo implementato la scuola dal punto di vista tecnologico. Un supporto ai geometri, istituto cresciuto con il quinquennio di grafica e comunicazione, che nel 2023 vedrà i primi diplomati”.

Vicina alla scuola è l’assessore alle Politiche giovanili, Annalisa Cerretani: “Abbiamo bisogno di talenti, che spesso vanno scoperti. Il domani è vostro”. Qualsiasi messaggio, evento, locandina partono da una domanda: come attiriamo l’attenzione? “Solo voi giovani siete in grado di darci la vera riposta, dopo aver studiato ancora di più. perché ormai è l’immagine che parla. Il vostro profilo è molto richiesto dalle aziende, ve lo assicuro. E se siamo in rete con il Poliarte è perché lo meritiamo” ribadisce l’assessora.

Catia Mingucci, docente di Poliarte e responsabile dell’istituto di psicologia ed ergonomia, per la prima volta è entrata all’Itet di Fermo. “Sono rimasta colpita dai colori, frutto di un progetto cromatico. Ci sta bene ‘Il viaggio dell’eroe’ qui dentro, che è non solo narrativo, perché rappresenta il percorso di ognuno di voi studenti, impegnati in un cammino verso quello che volete essere, dove dovrete sconfiggere dei draghi, che sono delle paure da affrontare e superare”.

La scoperta del talento, del tesoro al termine di un percorso pieno di insidie. C’è tutto dietro l’eroe raffigurato nelle opere in mostra. C’è dentro le classi di scuola e di Poliarte che sono unite da una convinzione: “Il designer deve essere un problem solver”.

E per questo, il direttore Pierlorenzi, affiancato dal professore Sergio Giantomassi, alza l’asticella: “Vogliamo realizzare qui quello che facciamo al Corridoni di Senigallia, un laboratorio che permette agli studenti di quarta e quinta di collaborare con i nostri su problematiche concrete, su comunicazione e produzione di oggetti. Un laboratorio sistematico di ricerca su tematiche che emergeranno dal territorio, che conosco bene essendo il nipote dell’ex arcivescovo di Fermo, Cleto Bellucci”.

Guarda avanti il direttore ed entra nel tema dell’eroe. “Un semidio con potenza fisica e intellettiva, poi un cavaliere senza macchia e tanto onore: è cambiato nella storia. Ognuno all’interno ha la sua parte di eroe, ma va scoperta. Dobbiamo anche andare oltre gli idoli. L’eroe è un coerente, ha valori che vuole attualizzare ogni giorno”.

Ma chi è l’eroe oggi? “Non ho dubbi, il designer. Che per Bruno Munari è chi ‘persegue LA risposta’. Quindi, non fermatevi mai, ma serve autostima, altrimenti la forza resta chiusa al suo interno”.

redazione@laprovinciadifermo.com

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