PORTO SAN GIORGIO - "Non sento assolutamente alcuna pressione. Ho solo 18 anni". Eccola Emma Raducanu, la britannica che ha vinto gli Us Open, diventando la prima tennista a vincere un titolo del Grande Slam partendo dalle qualificazioni.
Un percorso netto, dal primo turno alla finale non ha perso un set. Insomma, ha dominato. E nulla ha potuto l’altra stella nascente in finale, la 19enne canadese Leylah Fernandez, spazzata via 6-4, 6-3. Una prestazione così bella da meritarsi un commento a caldo della Regina Elisabetta II: “Un traguardo notevole da raggiungere a una così giovane età e la dimostrazione della tua dedizione e del tuo duro lavoro".
Partita 150 al mondo, a 18 anni diventa la prima donna britannica a vincere un torneo dello Slam dopo Wimbledon 1973 con Virginia Wade. “Se qualcuno mi avesse detto prima di Wimbledon che oggi sarei stata campione non ci avrei creduto affatto. Penso di essere riuscita a pensare a nient'altro che al mio piano di gioco. Non ho pensato ad altro che a quello che stava succedendo in campo: penso – ha confessato la Raducanu - che sia stato questo soprattutto ad avermi aiutato a vincere il titolo”.
Che fosse un talento lo avevano capito tutti a Porto San Giorgio nel 2014. Quando Raducanu scese in campo al circolo tennis, fermandosi solo in semifinale. E solitamente, chi brilla sulla terra rossa a due passi dal mare, poi non si ferma. Ivanisevic, Tiem, Schiavone, Pennetta sono solo alcuni dei vincitori di prove del grande Slam che sono partiti dal torneo internazionale Under 12 più importante.
“Una tappa in cui i piccoli campioni hanno poi dimostrato grandi risultati. Qui sono passati tati tennisti che hanno fatto la storia di questo sport. La Raducanu, insieme a Musetti (nella foto con Holly Fisher), Sinner e Auger-Aliassime, altri talenti battezzati a Porto San Giorgio, saprà dimostrare il suo talento per anni. E questo partendo dalla nostra casa” commenta il presidente della Fit Marche, Emiliano Guzzo.
Raffaele Vitali