MONTE VIDON CORRADO - “Film girati nelle Marche? Ben vengano, ma l’importante è che a lavorare siano anche le nostre maestranze, che non significa solo tecnici, ma anche attori. Ce ne sono tanti e bravi nelal nostra regione”. Questo pensano le varie compagnie teatrali, ma soprattutto chi ogni giorno sale e scende dal palcoscenico, magari di teatri di provincia, sol perché no gli viene offerta la grande occasione.
E così, nessuno ha nulla da dire contro il successo del film «Io e te dobbiamo parlare» di Alessandro Siani e Leonardo Pieraccioni, girato ad Ancona, o per la serie in prima serata su Rai 1. Ma quanto impattano, tolti gli alberghi che ospitano la produzione?
La miniserie ‘Leopardi - Il poeta dell'infinito’ di Sergio Rubini va in onda su Rai 1 il 7 e 8 gennaio: in anteprima, il 7 gennaio la proiezione dell'intera miniserie, si tiene a Monte Vidon Corrado, il paese dove è nato il grande Osvaldo Licini. Appuntamento alle 18 al Teatro comunale, dove sarà presente il giovane attore Ettore Cardinali, interprete di Leopardi fanciullo.
Tra gli eventi collaterali: la mostra delle foto di scena e del backstage della miniserie e una degustazione ispirata dalla lista 49 piatti preferiti di Giacomo Leopardi.
Le bellezze della Regione saranno protagoniste. “Mentre il film di Siani e Pieraccioni continua a sbancare i botteghini delle sale cinematografiche di tutta Italia - commenta l'avvocato Andrea Agostini, presidente Fondazione Marche Cultura - le meraviglie storiche e paesaggistiche delle Marche saranno ancora una volta protagoniste per due giorni nella serie che celebra la vita e l'opera Giacomo Leopardi”.
Rivendica il lavoro Agostini della Fondazione e della Marche Film Commission. La miniserie, prima regia televisiva di Sergio Rubini, è stata girata nelle Marche nel mese di ottobre, in costume, da una produzione composta da circa 120 professionisti, tra le città e i borghi storici della Regione, riportati indietro nel tempo per ricreare le suggestive scenografie dell'800.
A livello locale, sono state impegnate 414 comparse e 26 figurazioni speciali, il tutto tra i Comuni di Montecassiano, Potenza Picena, Treia, Recanati, Offagna, Osimo, Pollenza, Ascoli Piceno e Macerata. “Piuttosto che lo studioso curvo perennemente sui libri, il nostro Leopardi quindi avrà il piglio di un esuberante enfant prodige che desidera divorare il mondo e viverne appieno ogni sfaccettatura. Al posto di una figura grigia, rischiosamente polverosa e respingente, preferiamo tratteggiarne un'altra più brillante, variopinta, trasgressiva e soprattutto piena di fascino" spiega Sergio Rubini.
Protagonista, nei panni di Giacomo Leopardi, Leonardo Maltese, già apprezzato nei film "Rapito" di Marco Bellocchio e "Il Signore delle Formiche" di Gianni Amelio, per i quali ha vinto il Premio Guglielmo Biraghi ai Nastri D'Argento 2023. Con lui, Alessio Boni nel ruolo dell'austero padre, il Conte Monaldo Leopardi, Valentina Cervi nei panni della madre Adelaide Antici, Giusy Buscemi che interpreta l'amata Fanny Targioni Tozzetti, emblema dell'amore irraggiungibile magnificato nei suoi versi. E ancora Cristiano Caccamo, nelle vesti dell'amico Antonio Ranieri, Alessandro Preziosi nel ruolo di Don Carmine e Fausto Russo Alesi in quello di Pietro Giordani, amico e mentore del poeta.