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Da P.S.Giorgio ai vertici del basket, Valentino Renzi nell'Olimpo dei dirigenti: "Targa d'onore della Fip". E la carriera prosegue

31 Luglio 2023

di Raffaele Vitali

PORTO SAN GIORGIO – Ogni anno la Federazione Italiana Pallacanestro assegna ‘quattro targhe d’onore’ ai dirigenti che si sono distinti. E da oggi nell’Olimpo del basket italiano c’è anche un sangiorgese: Valentino Renzi.

“Nel 2019 sono state presentate 40 candidature a livello nazionale, nel 2020 il Consiglio federale e la commissione della Fip hanno scelto Valentino” spiega Davide Paolini, presidente Fip Marche. Il Covid ha fatto rinviare la premiazione. Oggi la consegna nella sala consiliare del comune di Porto San Giorgio.

Che è una città che esprime figure chiave: da Cesare Pancotto, “l’allenatore più importante delle Marche ma soprattutto di gran parte d’Italia”, a Pino Rutolini, “che è stato l’ultimo consigliere federale delle Marche” prosegue Paolini, a suo agio con chi fa parte della storia della pallacanestro marchigiana.

Valentino Renzi è da sempre riconosciuto come uno dei massimi conoscitori del basket e dei suoi regolamenti. Ma non solo. E quindi non può stupire che sia lui il primo marchigiano a ricevere la targa d’onore.

“Speriamo che questo sia di buon auspicio per Porto San Giorgio, che tutti rivogliamo protagonista nel basket che conta” ha concluso Paolini condividendo con il sindaco questo sogno: “Per la nostra città è un riconoscimento importante. Abbiamo delle grandi eccellenze, Pancotto in primis. Posso essere solo orgoglioso di averti al mio fianco sapere che sei il primo marchigiano e che – ribadisce il primo cittadino rivolgendosi a Renzi - sei un sangiorgese ci dà forza. Speriamo sia un auspicio per poter lavorare insieme iniziare a costruire qualcosa di importante legato al basket”.

Servono unione, professionalità e capacità per tornare in alto. “Abbiamo tutto tranne l’unione, quindi proviamoci insieme”.  Valentino Renzi incassa, l’iniziativa di Davide Paolini è stata un successo, ma senza il suo curriculum non sarebbe stato possibile: “Un premio che dimostra la mia età. Ero già dirigente nel 1977, avevo 23 anni. Quindi un percorso lungo che posso definire inimmaginabile e che non credo sia finito” ammette.

Ex bancario, ha poi intrapreso la carriera di dirigente unendo passione e lavoro. “Con Pancotto ho condiviso tante cose, a cominciare dal partire da qui, cosa che ha reso tutto più complicato. Noi non possiamo mai dimenticare da dove arriviamo. Ma non credo che questo percorso sia finito, ma avere avuto a fianco mia moglie Luisa e miglio figlio Alessandro, che tanto mi hanno supportato, mi rende felice”.

In un mondo normale, Valentino Renzi dovrebbe essere il prossimo presidente della Fip, una volta finito il regno di Gianni Petrucci. Ma chissà. Di certo c’è quello che ha fatto tra cui presidente della Legadue dal 2001 al 2009 e poi della Lega Basket dal 2009 al 2014. Oltre a questo, direttore generale di squadre come Trapani, Fortitudo e Pesaro. E poi è stato anche componente del board di Eurolega e Uleb.

Uno dei migliori insomma, e chissà che al suo palmares, in attesa della Fip, non si aggiunga la presidenza della LNP, la lega che gestisce le categorie sotto la serie A. Lo vogliono in molti, si vedrà al voto delle società a settembre, a meno che non si prenda una strada unitaria, per una volta verso il più bravo.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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