FIRENZE – Un mese fa i dubbi, poi la scelta, oggi la soddisfazione. Giampietro Melchiorri è arrivato al Pitti e ora lo affronta come meglio può. “Per noi rappresenta la voglia di normalità, il ritorno al contatto con le persone. Non è strategia, sappiamo bene che i numeri di questa edizione sono ben diversi dal passato, ma è voglia di vivere”.
L’imprenditore di Montegranaro si è presentato al salone del Pitti Uomo con il brand Alexander Hotto, la linea più elegante e casual al contempo dell’azienda. Con lui uno dei volti della terza generazione, Federica Melchiorri. “I contatti? Pochi, ma vi assicuro di elevata qualità, i buyer hanno voglia, dopo un anno di inattività anche loro volvano esserci. Certo, il periodo non è l‘ideale, visto che combacia con l’inizio dei saldi, ma tutti abbiamo messo questo aspetto in secondo piano”.
L’obiettivo è semplice: mostrare le collezioni: “Gli agenti italiani sono già pronti, appena si chiuderà il Pitti, sei campionari partiranno per girare l’Italia. Perché per ora è questo il mercato che si può affrontare al meglio”. Dopo la collezione uomo, partirà quella donna e a seguire, tra qualche settimana la linea Prima Base. “Il Pitti è stato fondamentale anche per accelerare i tempi. Se la fiera non ci fosse stata, probabilmente fino ad agosto le collezioni non sarebbero già nate nella loro interezza” ribadisce l’imprenditore.
I buyer sono stati attratti dal modello Natude, una crasi tra attitude e nature, una scarpa che unisce diverse forme di materiali riciclabili e che per ogni modello ha il nome di una pianta, ad esempio guayule. “La filosofia di questa collezione è che bisogna in primis prendersi cura di sé, da qui la ricerca di materie prime natali. Poi c’è l’ambiente che ci circonda: per questo usiamo pelle bovina da scarti alimentari conciata solo con tannini vegetali, il laccio è in cotone organico, la suola in lattice, le solette in fibre naturali” riprende Federica Melchiorri.
A tutto questo sii aggiunge il packaging ricercato, con il sacchetto in cotone organico al posto delle classiche veline e l’omaggio di un sacchetto di semi di diverse tipologie di spezie da piantare a casa”. Dettagli, che oggi fanno sempre più a differenza, soprattutto tra i padiglioni dell’edizione 100 del salone della moda.
Raffaele Vitali