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Da Grottazzolina a mezza regione: il tarlo asiatico uccide le piante. Carloni: "300mila euro per fermarlo"

3 Dicembre 2020

GROTTAZZOLINA – Tarlo asiatico, il nemico invisibile delle piante. Era il 2013 quando il primo caso vene identificato. Venne trovato in un acero di Grottazzolina.

Da quel giorno, numerose sono statele segnalazioni, con sei focolai riconosciuti in numerosi comuni di tre province: Fermo, Ancona e Macerata. “Il territorio convolto è di 7600 ettari”. Per questo la Regione Marche, con l’assessore all’Agricoltura Mirco Carloni, ha deciso di intervenire nuovamente, stanziando nuove risorse.

“Per combattere l’insetto oggi mettiamo 340mila euro per potenziare il Servizio fitosanitario nel monitoraggio finalizzato all'eradicazione del tarlo asiatico del fusto. È un vero e proprio killer delle piante che causa danni ingenti sia all'agricoltura che al paesaggio. La gestione delle misure di eradicazione richiede una continua attività di monitoraggio dell'organismo nocivo per verificarne la presenza in modo da aggiornare i focolai e disporre, con specifici atti ingiuntivi la rapida esecuzione degli interventi necessari di taglio e macinazione del fusto”.

Più ispezioni, più interventi. Per questo l’Assam ha realizzato un sito specifico nel quale sono riportate informazioni dettagliate sull'argomento, inclusa una cartografia con la posizione georeferenziata delle piante infestate.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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