PORTO SAN GIORGIO – Un lavoro dietro le quinte, un risultato raggiunto, una pianificazione della città che il sindaco Valerio Vesprini voleva fortemente. L’ex Fornace Branella cambierà volto grazie all’intesa con il Gruppo Gabrielli. “Riduciamo il Sul (Superficie utile lorda) dai 13.410 mq concedibili dal PRG (di cui 8.700 residenziale e 4.469 commerciale) agli 8.000 mq di cui 5mila metri quadri”.
A fronte di questo blocco di cemento, Gabrielli realizzerà parcheggi e aree verdi che curerà per 30 anni, costruirà una rotatoria e qualcosa di utile per il quartiere, dopo un confronto con i residenti, per 180mila euro.
Una operazione che dovrebbe fare tutti felici, perché attesa. Ma c’è modo e modo di raggiungerla. E questo ha lasciato amarezza nella minoranza: “Ce l’hanno spiegata in Commissione 48 ore prima del voto la variante urbanistica. Che ha un solo merito: ripulire l’area” sottolineano i consiglieri.
La critica è a livello di viabilità, in primis: “Doveva essere l’occasione per sanare la frattura tra Pian della noce e il quartiere sottostante, ma niente. Solo una strada che neppure reggerà il traffico che si verrà a determinare con l’arrivo dei nuovi residenti e gli avventori del nuovo centro commerciale”. Non si tocca il traliccio dell’alta tensione. “Le opere pubbliche, dalla rotatoria al verde al consolidamento delle scarpate, sembrano evidentemente funzionali agli interessi del privato e al funzionamento dell’attività commerciale” proseguono Loira e company.
Critiche, ma il voto è stato di astensione alla fine. “Per principio non siamo contrati, ma si potevano ottenere opere compensative più importanti. Ma per riuscirci il sindaco si sarebbe dovuto confrontare con oi e la città. C’è ancora tempo per rimediare, abbiamo vissuto il primo passaggio, speriamo che alla fine venga migliorata”.