*Un grande successo di pubblico e visite per un’edizione delle Giornate Fai di Primavera che ha messo al centro del suo interesse l’arte e, soprattutto, la persona dietro l’ispirazione artistica.
Oltre tremila visitatori provenienti da diverse regioni, in fila già da prima dell’orario di apertura, hanno partecipato alle visite che hanno interessato dimore e strutture private tra Fermo e il territorio provinciale: Villa Bernetti e Villa Salvadori a Fermo, Villa Bonaparte a Porto San Giorgio, Palazzo Mannocchi a Petritoli e la centrale idroelettrica Enel di Pedaso sono così state letteralmente prese d’assalto da visitatori curiosi e attenti, guidati durante la visita dai duecento apprendisti ciceroni degli istituti secondari della città e del suo circondario, coordinati dalla delegata Fai alla scuola Matilde Coccia.
Al loro fianco, cinquanta volontari Fai appositamente formati e presenti durante l’intero evento hanno completato il quadro di un weekend all’insegna della bellezza e della scoperta dei piccoli grandi tesori della nostra terra.
Due giorni di meraviglia, resa possibile innanzitutto grazie alla disponibilità e alle gentilezza dei proprietari delle dimore in mostra: Giovanni e Tommaso Lussu, Massimo e Giovanni Campofiloni per la residenza di Joyce Lusso all’interno di Villa Salvatori a Fermo; Elisa Dondero e Laura Strappa, unitamente alla Fototeca Provinciale, per l’apertura della casa appartenuta al grande fotografo Mario Dondero; per Villa Bernetti in zona Montone, il ringraziamento va a Carla Sterbini Marcatili mentre per l’apertura di Palazzo Mannocchi a Petritoli il grazie va all’assessore al turismo Marco Vesprini, che si è adoperato assieme a tutta l’amministrazione comunale per stipulare convenzioni con gli esercizi commerciali del centro storico.
Passando per Villa Bonaparte, aperta per la gentile concessione dell’hotel Timone; va ringraziata infine la società Enel Green Power e l’ingegner Mariano Marini, per aver aperto le porte della centrale idroelettrica di Pedaso.
Un ringraziamento va alla città di Fermo per la convenzione con i musei cittadini e ai dirigenti scolastici. Infine un plauso va, per il loro lavoro, ai volontari, alla Delegazione Fai di Fermo in tutte le sue componenti e ai tutti coloro che, da spettatori così come da organizzatori, hanno partecipato e segnato con la propria passione e la partecipazione un’edizione che, come mai prima, ha messo al centro del suo interesse la persona.
*Rossella Falzetta, capodelegazione Fai Fermo