CAMPOFILONE – Se c’è la volontà politica, si superano anche i problemi burocratici. La riprova arriva dalla vicenda ‘prima classi’ in alcun piccoli comuni del Fermano. Chi per mancanza di un alunno, chi per tre, ma per tutti la stessa soluzione: no alla nuova classe. Così aveva deciso l’ufficio scolastico regionale guidato da Filisetti, che si aveva applicato la normativa vigente senza concedere deroghe.
I sindaci hanno protestato, hanno bussato a Roma, in Regione e in Provincia. E proprio gli ultimi incontri guidati da Pisana Liberati, consigliera delegata all’istruzione, insieme con Diego Mandolesi, che ha i rapporti con gli enti locali, hanno permesso di superare lo stallo.
Il consigliere regionale Andrea Putzu ha fatto a tramite con l’Usr, al resto hanno pensato Liberati e sindaci. Il risultato è gratificante: Campofilone vede garantita la sua prima classe, in sintonia con Pedaso. Lapedona salva la pluriclasse, ormai consolidata, e così Magliano, mentre Ponzano ottiene una nuova classe e Belmonte Piceno il tempo pieno.
“Non era scontato, un tentativo in extremis, anche fuori competenza della Provincia. Ma dovevamo supportare i sindaci e dimostrare che non siamo la Cenerentola” spiega Pisana Liberati, che è anche vicesindaca di Falerone e quindi i problemi li conosce bene.
Cosa ha convinto Filisetti dopo tanti no, la consigliera lo spiega. “Lui ragiona sui numeri, sulla carta, sui punti di erogazione. Prendiamo Ponzano, perché non andare a Petritoli che i chilometri sono pochi? Gli abbiamo spiegato che magari partono da Capparuccia e ci vogliono in realtà 40 minuti” prosegue.
La legge prevede che non ci siano tempi lunghi per i bambini e questo l’ha convinto a tornare sui propri passi. A Campofilone e Magliano invece il lavoro è stato fatto con la dirigente dell’Isc: “Abbiamo creato un distaccamento nel plesso. Abbiamo comunque raggiunto l’obiettivo, anche se le classi figurano a Pedaso e Rapagnano di frequentarla vicino a casa”.
Una soluzione che soddisfa il sindaco Gabriele Cannella, tra i più attivi in difesa dei presidi, pronto anche a gesti eclatanti: “Un lavoro di squadra importante, ringrazio la Provincia. Non disperdere il patrimonio scolastico, i nostri giovani, per una comunità è fondamentale”.
Raffaele Vitali