PORTO SANT’ELPIDIO – Giorno importante per il Liceo Scientifico Urbani di Porto Sant’Elpidio, che ha una sede anche a Montegiorgio. Dopo l’ok ricevuto a livello ministeriale, entro novembre partirà il corso in curvatura biomedica.
Non è stato facile, ma si sono trovati sullo stesso lato del campo la dirigente Laura D’Ignazi, Anna Calcagni, presidente Ordine dei medici, Cinzia Nobili, responsabile del progetto e il vice preside Mario Andrenacci: un team che non poteva ricevere un no. Soprattutto dopo che la Calcagni aveva saputo coinvolgere i medici necessari a garantire lezioni di alta qualità-
“Solo 253 i licei in tutta Italia, dieci nelle Marche, che hanno il corso in curvatura biomedica. Lo scientifico di Fermo ha portato a termine il primo ciclo e i risultati sono stati ottimi. Questo ha spinto la dottoressa Calcagni a lavorare per un raddoppio. E noi non abbiamo avuto dubbi” spiega la dirigente D’Ignazi.
Che poi aggiunge: “Crediamo nello sviluppo delle conoscenze”. Una specializzazione indirizzata ai Licei vecchio ordinamento, ovvero con il latino. “Parliamo di 150 ore nel del triennio. Di queste 50 ore annuali, venti sono affidate alla scuola, all’insegnante di scienze, 20 all’ordine dei medici e dieci ad attività pratiche in aziende sanitarie e laboratori” prosegue.
Per la D’Ignazi è uno step nella crescita della cultura scientifica che aiuterà lo studente a indirizzare il proprio futuro. “Questo è dimostrato anche da Fermo” ribadiscono compatti i promotori. Il ministero, tra l’altro, sta valutando di far diventare la curvatura biomedica un vero liceo biomedico che poi diventi il canale di accesso privilegiato a Medicina.
“Secondo noi nell’arco di pochi anni questo avverrà. Se ne discute da tempo, un liceo specifico serve, ma non credo che sarà poi favorito per l’ingresso all’università” ribadisce la dottoressa Calcagni che ha saputo coinvolgere 12 medici, quelli necessari per garantire le tre annualità di lezione.
Il Polo Urbani parte avvantaggiato sul lato laboratori, ne ha due completamente rinnovati. E in prospettiva, con la nuova scuola già finanziata con 22 milioni di euro, non avrà eguali nelle Marche.
Gli alunni coinvolti sono un massimo di 26. Partendo il biomedico a Montegiorgio e Porto Sant’Elpidio, dove si trovano i ragazzi del tradizionale, il potenziale è di 40: “Nel caso avessimo domande in più, faremo una selezione”.
Il corso, che impegna i ragazzi 50 ore in più rispetto ai compagni, partirà tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre. “Lunedì – conclude la dirigente – lo presenteremo alle famiglie che potranno valutarlo, riflettere e poi decidere di iscrivere l’alunno. Il riconoscimento dal ministero ci è arrivato pochi giorni fa, ma il tempo non manca”.
Quello che gli alunni devono comprendere è che scegliendo la curvatura biomedica indirizzano la loro vita verso un certo tipo di studi. Lo dicono le statistiche la metà di chilo frequenta supera il test di medicina al primo colpo. “L’importante è impegnarsi, è richiesta serietà, frequenza e non mancheranno dei test finali. Ma la crescita di conoscenza è garantita” concludono preside e presidente.