La nuova legge di bilancio prevede lo storno di 350 milioni, stanziati dal precedente Governo per il tratto marchigiano della linea ferroviaria adriatica, a beneficio di un’altra Regione.
Dopo aver pesantemente definanziato le opere sul tratto Orte/Falconara e a pochi giorni dal NO tassativo alla Zona Economica Speciale per le Marche, il Governo Meloni si produce nell’ennesimo scempio a danno dei nostri Territori.
La nuova Legge di Bilancio, infatti, ha stabilito che 350 milioni di Euro stanziati dal precedente Governo per il potenziamento della linea ferroviaria adriatica, vengano trasferiti a un’altra Regione. Uno scippo perpetrato ai danni di un’opera che, proprio per il suo valore altamente strategico, erastata sostenuta con forza dall’esecutivo Draghi.
L’entità del danno che le Marche subiscono, ancora una volta nel silenzio complice della Giunta regionale, ha una portata enorme. Perché alla mancata esecuzione di opere già previste, si va a sommare l’impossibilità di dare seguito alla progettazione dei bypass ferroviari, darealizzare presso alcune aree del centro-sud della Regione.
Si tratta di infrastrutture che, una volta completate, favorirebbero il potenziamento esponenziale della nostra rete dei trasporti. Tema, quest’ultimo, che rappresenta un fattore strategico essenziale per lo sviluppo socio-economico delle Marche.
Per questo intendo avviare una serie di iniziative parlamentari, allo scopo di contrastare questa azione vergognosa che penalizza un territorio già martoriato, ponendo l’ennesima zavorra al necessario percorso di ripartenza e sviluppo.
* Francesco Curti, deputato Partito democratico