di Raffaele Vitali
FERMO – Guido Crosetto, numero due di Fratelli d’Italia, non è uno che ama raccontare favole e soprattutto non usa giri di parole. Soprattutto quando arriva con quasi un’ora di ritardo e ad attenderlo c’è una piena Sala dei Ritratti a Fermo, con in testa i candidati fermani, Balestrieri e Gualtieri, oltre al consigliere regionale Andrea Putzu. Ma per questo si scusa subito: “Non faccio io le agende purtroppo e odio arrivare in ritardo”. Lo abbiamo intervistato e quello che esce è il profilo del prossimo ministro allo Sviluppo Economico, con transizione energetica inclusa.
Crosetto, cosa pensa delle sanzioni. Come vanno gestite?
“Di certo non si può agire da soli. Altrimenti significa uscire dall’alleanza atlantica e andare con Cina e Russia. Chi ha in mente questo va da solo, altrimenti ci si siede con gli alleati e si valuta l’impatto che alcune scelte hanno sull’economia, in modo da anestetizzare i fatti negativi. Le sanzioni non hanno effetti uguali per tutti. Se si è alleati quando si prendono scelte difficili, lo si è anche per aiutare la parte che subisce di più le scelte prese insieme”.
Ma come farlo, ci sono le risorse per dare aiuti a chi è danneggiato?
“Se la scelta la si pone sul tavolo giusto, ovvero Europa e Nato, si devono trovare. Magari usando il Pnrr”.
Nel distretto calzaturiero si attende sempre il taglio al cuneo fiscale, lei che ne pensa?
“Va abbassato di sei punti, quattro nelle tasche degli operai, l’inflazione li colpirà, due nelle tasche dell’imprenditore accompagnandolo con una riduzione dell’Iva. Ed è fattibile, ce lo abbiamo nel programma”.
E poi c’è la Zes. Sembrava fatta con tutto sul tavolo del ministro Carfagna e cade il Governo. Partita chiusa?
“Vorrei che nel futuro il ‘tutto pronto’ significhi fare. In questo Paese se è tutto pronto passano mesi, invece devono passare ore. Non sono semplice, sono per la rivoluzione. Noi dobbiamo passare a zero impatto burocratico. Noi dobbiamo ridurre velocemente questi tempi, non per simpatia, ma per non morire. Lo devono capire anche i burocrati, altrimenti saltano anche i loro stipendi”.
Crosetto, cosa pensa del gas dell’Adriatico?
“Io trivellerei ovunque. Sfrutterei ogni possibilità. Ho fatto battaglie anche contro il mio partito. Sono pro tutto. Fermare opere pubbliche e la possibilità di trovare energia sul territorio è follia. Ero contro la guerra in Libia anche per questo. Combatto battaglie anche difficili, poi vincerle sarebbe meglio”.