“La cultura, la musica, il divertimento, sono davvero il ponte per costruire possibilità”. A parlare è il vicesindaco Mauro Torresi, che di Marina Palmense è riferimento politico. Il ponte è rappresentato dal Bababoom Festival che da domani a domenica animerà il lungomare fermano con i suoi ritmi coinvolgenti.
Undicesima edizione per Andrea Borraccini, che ci mette davvero anima e cuore: “Abbiamo fatto qui lavori importanti durante tutto l’anno, da settembre non ci siamo mai fermati, abbiamo cercato di raggiungere l’obiettivo, modificando la logistica per distinguere gli spazio, spostando impianti elettrici e idrici per poter rispondere a questa richiesta”.
L’area del Bababoom è quindi pronta e disponibile anche per altri grandi eventi, l’associazione Bababoom che la gestisce ha le porte aperte. “Questo festival ci proietta in ambito nazionale e poi, grazie al lavoro dell’associazione, ci sono tantissimi progetti che ci permettono di valorizzare il quartiere e di far crescere la vitalità, con i chioschi, i parcheggi e il nuovo bellissimo ponte che ci unisce a Porto San Giorgio”.
L’assessora Micol Lanzidei pone l’accento anche sull’inclusività che è garantita da un paio di concerti ‘speciali’ e da una serie di iniziative. “Progetti sociali a cui teniamo molto, i ragazzi svantaggiati collaborano anche alla preparazione del festival”. Per lei un punto Fermo: Alla prima edizione ero incinta di mia figlia, oggi ci torno con lei”.
Il programma è ricco. “Partiamo la mattina in spiaggia, dove sono anche le tende con servizio Babyboom dalle 9 a mezzogiorno, abbiamo educatori coi giochi per bambini. Dalle 16 alle 18 sono previsti laboratori, mentre va la radio del Bababoom gestita da tre giornalisti, uno italiano, uno inglese di riferimento per la musica reggae in Europa e un terzo che porta avanti la filosofia rasta nel mondo”.
Tra i nomi sul palco, i Black Uhuru. Storica band che ha fatto in modo che il reggae uscisse dalla Giamaica, insieme con Bob Marley, evento esclusivo per l’Italia, e poi Micah Shemaiah, i Sud Sound system chiudono domenica e tante altre sorprese. Previsto lo stand di body painting, lo space buddha, l’area del benessere”. Il tutto per 25 euro al giorno e vivere così il mondo reggae, che è una vera filosofia di vita e che porta pace, quantomai necessaria in questo periodo.