FERMO – La bellezza che si sposa con la conoscenza, tutto pronto per le Giornate Fai di Primavera. Nel Fermano la presidente Rossella Falzetta le lancia dalla sede della Provincia insieme con la presidente Moira Canigola.
“Lo attendevamo, sappiamo la qualità che è in grado di mettere in campo facendoci conoscere sempre qualcosa di nuovo. Un momento che – introduce la numero uno della Provincia - significa normalità, ripresa dello stare insieme in sicurezza. Ci ritroviamo con gli altri e con il nostro territorio. Ricominciamo tutti a vivere”.
Sono 25 i volontari coinvolti del Fai, spalmati su sette banchetti, e una 60ina gli apprendisti ciceroni che si sommeranno agli astrofili e ai proprietari delle strutture. La primavera che tutta Italia attende, a Fermo coinvolge principalmente Fermo e Pedaso. “Altro punto di riferimento è quello dei giovani ciceroni, gli alunni delle scuole che diventano guide dopo essersi preparati in classe. Guide per due giorni, ma soprattutto sicuri appassionati nel futuro” prosegue la Canigola.
Pedaso, gioiellino della costa su cui sventola da anni la Bandiera Blu, mette a disposizione alcuni gioielli, pubblici e privati. “Due giorni che servono a conoscere quel che abbiamo attorno a noi, anche vicino. Mettiamo a disposizione l’osservatorio astronomico, poi la mostra alla Bimp dedicata a Sandro Mori, una passeggiata sul lungomare tra i pescatori e infine lo sguardo dall’alto, dalla contea dei ciliegi da cui in realtà parte ogni tappa del tour dopo aver ascoltato le guide” aggiunge il consigliere delegato Giuseppe Galasso.
Il Fai non può non coinvolgere Fermo, così ricca: “Dopo un we di musei aperti e gratuiti, viviamo le giornate del Fai: cultura a tutto tondo. Come consigliera guardo alla bellezza della città, da madre dico grazie per il coinvolgimento dei ragazzi, ancora di più oggi dopo mesi di Dad” riprende la consigliera Silvia Remoli. A disposizione ci saranno museo diocesano e giardino, cripta del duomo, giardino dell’arcidiocesi e torre Matteucci
Non facile organizzare le Giornate Fai di Primavera, lo ammette la presidente Falzetta: “Il Fai garantisce tutela e manutenzione non solo dei beni architettonici e artistici, ma anche paesaggistici, basti pensare all’orto sul colle dell’Infinito di Recanati. Nel Fermano coniughiamo ogni aspetto abbinando Fermo e Pedaso”.
Osservatorio e museo diocesano sono stati subito al centro delle prenotazioni: il primo simbolo della natura, il secondo della storia e della cultura. Poi c’è la Sala degli Artisti, un unicum in Italia gestito dal poliedrico Andrea Cardarelli. “Menzione alle scuole. I ragazzi non sono semplici guide. In primis imparano a socializzare a rendersi utili, a conoscerne il proprio paese, a vivere un nuovo ruolo, no più di allievo ma di maestro. Un’esperienza che porteranno con sé per anni, ve lo garantisco” spiega la Falzetta.
Tra i delegati c’è Nicola Fenni, capogruppo dei giovani che si occuperà principalmente delle visite di Pedaso, mentre i senior seguiranno Fermo. “Noi ci siamo, non avremo la massa, ma tante persone che hanno voglia di perdersi nei borghi”.
Prenotazione obbligatoria (basta andare su www.giornatefai.it), al costo minimo di 3 euro, per ogni visita. “Ricordiamo che è una campagna anche di raccolta di risorse. Noi siamo una fondazione, non una associazione. Le iniziative mirano proprio a raccogliere fondi per riuscire a realizzare la missione, che è legata al recupero e promozione del bene pubblico”.
Partner è anche la Croce Rossa Italiana che collaborerà con il Fai per garantire la sicurezza, mentre visita esclusiva per gli iscritti Fai è la mostra dedicata a Pende dove a fare da ciceroni saranno due allievi.