di Francesca Pasquali
FERMO - Chiede l’intervento dell’assessore regionale alla Sanità, l’Anpas Marche. L’Associazione di pubblica assistenza, che raduna 44 tra “croci” e Avis e seimila volontari, ha portato gli Ospedali Riuniti di Ancona davanti al Tar.
Lo scontro verte sulla «difforme applicazione della Legge sul trasporto sanitario marchigiano». Da una parte c’è l’Asur che gestisce il 95% dei trasporti, compreso il 118, e che «applica pedissequamente le norme, affidando prioritariamente il trasporto sanitario in ambulanza alle associazioni di volontariato, tramite convenzione che prevede il solo rimborso delle spese sostenute». Dall’altra il presidio sanitario anconetano che «continua ad affidare gli stessi servizi di trasporto tramite gara d'appalto, con pesanti risvolti soprattutto nella capacità di risposta in caso di aumento delle richieste di trasporto». Due pesi e due misure, insomma.
La questione si trascina da anni e riguarda anche il Fermano che a lungo si è battuto per vedersi riconoscere i rimborsi dei trasporti delle pubbliche assistenze. Contro gli Ospedali Riuniti, l’Anpas ha presentato ricorso al Tar, ottenendo la modifica del bando. Una vittoria, però, parziale, con solo il trasporto urgente dei neonati estrapolato dal bando e affidato «alle organizzazioni di volontariato con il solo rimborso delle spese effettivamente sostenute».
Tutti gli altri trasporti in ambulanza sono rimasti a gara. La diatriba è proseguita con un altro ricorso, stavolta di una cooperativa del trasporto sanitario. «Il Tar Marche – fa sapere l’Anpas – ha ulteriormente confermato l’assoluta regolarità dell’affidamento del trasporto con ambulanza alle associazioni di volontariato tramite convenzione con il rimborso delle spese sostenute». Il Tar ha anche confermato «la regolarità amministrativa degli Ospedali Riuniti nel togliere dalla gara il trasporto urgente con ambulanza di pazienti neonatali, rigettando il ricorso della cooperativa e confermando quanto invocato da Anpas in merito al rispetto della normativa vigente».
«Alla luce di questa ultima decisione del Tar – chiosa l’Anpas che invoca l’intervento di Filippo Saltamartini – è ancora più incomprensibile il motivo per cui i dirigenti degli Ospedali Riuniti non rispettino la legge regionale, le sentenze dei giudici e non siano coerenti con le proprie decisioni espresse chiaramente in documenti ufficiali».