ANCONA - Quello della crisi idrica, con l'avvento del caldo ed i cambiamenti climatici che stanno sconvolgendo l'intero pianeta, è un problema serio anche anche per le Marche. Sul punto è stata presentata in Regione una mozione che vede come primo firmatario Dino Latini (Udc) e che è stata condivisa anche dai consiglieri Gianluca Pasqui, Jessica Marcozzi (Fi), Giacomo Rossi (Civici Marche) e Luca Santarelli (Rinasci Marche). "Già nei giorni scorsi il Presidente del Consiglio regionale, Dino Latini, aveva lanciato un appello in questa direzione ed ora lo rafforza tramite una mozione di cui è primo firmatario, in qualità di capogruppo Udc, e che è stata condivisa anche da Gianluca Pasqui, Jessica Marcozzi (Fi), Giacomo Rossi (Civici Marche) e Luca Santarelli (Rinasci Marche). L'atto, che sarà discusso insieme ad altri sullo stesso argomento nell'ambito della seduta dell'Assemblea legislativa prevista per martedì, impegna la Giunta su diversi versanti - si legge in una nota - In primo luogo ad avviare iniziative, in proprio o tramite gli enti e le aziende direttamente interessati al problema, affinché si provveda a contrastare la dispersione della rete idrica, causa della perdita di oltre un terzo della risorsa; ad avviare un'opera di sensibilizzazione e politiche mirate ad una corretta gestione dell'acqua; a pulire gli invasi in modo da renderli utilizzabili appieno".
"La mozione - si spiega - prospetta anche la progettazione e la realizzazione di altri invasi, piccoli o medi, che possano essere utilizzati in caso di necessità, in particolare per le attività agricole, ma anche come utili punti di approvvigionamento nel caso di incendi boschivi, quindi che possano raccogliere e contenere l'acqua piovana senza impattare in maniera eccessiva sul territorio circostante".
Tra gli impegni proposti "l'incentivazione di sistemi d'irrigazione a goccia che consentono un risparmio notevole, la manutenzione e sostituzione delle tubature per limitare le perdite, stimate nelle Marche in una percentuale del 34%; la promozione di politiche che incentivino l'utilizzo dell'acqua piovana attraverso il suo recupero con cisterne collegate alle grondaie".
Inoltre "si chiede che l'opera di sensibilizzazione per un uso parsimonioso e corretto venga avviata iniziando dalle scuole e allargata ad ogni altro ambito. In questa direzione, oltre a prevedere controlli, si evidenzia la necessità di fornire adeguata informazione riguardo all'installazione di rubinetti e docce provvisti di nebulizzatore ed al fatto di dotare gli scarichi dei bagni della doppia cassetta, contemplando l'istituzione di forme incentivanti, come la detrazione fiscale, per l'attivazione di appositi dispositivi negli impianti esistenti e l'obbligatorietà per quelli nuovi, con una sollecitazione al riguardo rivolta anche al Parlamento". Infine, l'impegno per la Giunta è quello di " riorganizzare le aziende e i gestori del servizio idrico con la concentrazione di una realtà per ogni Ato e con l'assoluto controllo di un gestore pubblico di tutte le fonti di captazione e di approvvigionamento acquedottistico".