Crisi idrica, la regione monitora e interviene dove necessario. “In arrivo tre autobotti per gli allevamenti montani” sottolinea l’assessore regionale alla Protezione civile, Stefano Aguzzi.
In particolare, sotto controllo sono l’Ato 1, che copre la provincia pesarese, e l’Ato 5, che copre Piceno e Fermano. Per questo si sono riuniti nelle prefetture di riferimento i comitati provinciali di protezione civile.
La situazione più preoccupante è quella del nord della Regione. “Gli invasi che sono mediamente intorno al 55% . Tutto però dipende dall’evoluzione del meteo che essendo variabile probabilmente manterrà lo stato delle cose invariato per i prossimi dieci giorni. Quindi si è deciso di lasciare i pozzi aperti così come fatto fino ad oggi” spiega Aguzzi.
Per il Piceno “la situazione è leggermente migliorata rispetto alla scorsa settimana. Permane, come segnalato anche dall’assessore Antonini durante la riunione, una difficoltà legata alla carenza idrica negli allevamenti montani, difficoltà segnalata in tutte le Marche, che in alcuni casi si è risolta con delle autobotti, ma che resta un serio problema in capo ai Comuni. Come Regione abbiamo incardinato la procedura per l’affidamento di proprietà di tre autobotti, che abbiamo a disposizione, ad altrettante Unioni Montane, una a nord, una al centro e una al sud per poter dare un aiuto in caso di emergenza”. (foto da lastampa.it)