FERMO – Crisi superata? Un dato dice il contrario. Le ore di cassa integrazione nel 2021 sono state 10milioni in più del 2019, 15milioni contro 4. Inutile guardare al 2020, quando l’Italia si è fermata e le ore sono arrivate a 21milioni.
Anche se il paragone con l’anno del lockdown dimostra che il 2021 non è stato poi così di ripartenza come si vuole far credere. Almeno non nelle Marche e soprattutto in provincia di Fermo e Ascoli Piceno, come conferma il segretario geniale della Cgil, Alessandro De Grazia, che solo nel 2014 aveva raggiuto livelli così difficili con 14milioni di pre di cassa. “Miglioriamo sul 2020, ma il paragone con il pre pandemia dimostra che siamo ancora nel pieno di una crisi che causerà inevitabilmente la perdita di altri posti di lavoro”.
Questo significa che se non ci sarà una revisione degli ammortizzatori sociali, il rischio dramma civile è enorme: “Servono politiche attive del lavoro per far fronte a questa emorragia occupazionale. Il 2022 sarà un anno pieno di incertezza, bisogna per questo lavorare subito su una riorganizzazione che guidi la transizione e non penalizzi i lavoratori” conclude de Grazia.