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Crescono le truffe contro gli anziani, criminali più organizzati. Fermo si mobilita: denunce e cultura, ne parliamo anche a teatro

27 Marzo 2025

FERMO – Il prefetto Edoardo D’Alascio ha chiamato a raccolta le forze dell’ordine e le compagnie teatrali fermane per un progetto importante che vuole sensibilizzare le persone contro le truffe, anche quelle più semplici. Nel nuovo disegno di legge Sicurezza, del resto, c’è un ulteriore intervento contro “una piaga che colpisce chi ha meno possibilità di difendersi. Parliamo spesso di anziani” precisa il prefetto.

“Noi alziamo l’attenzione, ancora di più. Perché il fenomeno dele truffe contro gli anziani si sta allargando da un punto di vista quantitativo e qualitativo. Le idee più bizzarre purtroppo diventano poi realtà. Si parte con messaggi che chiedono aiuto per un parente fino ad arrivare alle telefonate di allarme”. C’è chi ha la prontezza di verificare, magari chiamando un familiare, chi purtroppo risponde, che sia sul web o al telefono.

Le forze di Polizia si impegnano, lo riconosce D’Alascio: “Sono continui gli interventi, sempre più anziani chiedono aiuto. Ci piacerebbe dire che risolviamo sempre, ma se fosse non saremmo qui oggi”. Il comune di Fermo ha accolto l’appello del prefetto e guida il progetto, iniziato un anno fa con il supporto di Piero Massimo Macchini. “Quest’anno il piano informativo incide sulla prevenzione e dopo il protocollo firmato il 13 dicembre entriamo nella fase operativa per raggiungere una fascia ampia di popolazione” chiarisce D’Alascio.

Nel dettaglio entra il vicesindaco Mauro Torresi: “Sono tre anni che ci impegniamo in questo campo, i risultati crescono. Nell’ultimo anno non abbiamo avuto nessuna denuncia di truffe agli anziani. Questo è un buon segno. Abbiamo lavorato molto sull’informazione. Quest’anno, collaborando con le compagnie teatrali chiamate dall’assessora Lanzidei, abbiamo diverse novità. Penso a una serie di manifestazioni all’interno dei centri sociali per far crescere la convivialità e rendere i momenti multigenerazionali in modo che il messaggio contro le truffe raggiunga più persone”.

Confermati dépliant e volantini, che saranno distribuiti nei luoghi più frequentati dagli anziani, oltre a servizi dedicati. Il comandante provinciale dei carabinieri, Gino Domenico Troiani, parla di “sicurezza partecipata per far fronte a un fenomeno che è in forte espansione. È il reato che più sta crescendo. E questo per diversi fattori: c’è più mobilità sul territorio, quindi non c’è il delinquente di zona, arrivano con macchine a noleggio colpiscono e se ne vanno. E poi le pene previste sono leggere e quindi la criminalità si riversa su questo fronte”.

Anche la criminalità organizza è entrata in questo settore, organizzandosi al meglio sui territori, con vere squadre che spesso partono dalla Campania. “A fronte di questo quadro le istituzioni rispondono bene. Attenzione a non offrire canali di ingresso, anche con iniziative lodevoli” conclude il comandante provinciale dell’Arma. “Ricordiamo che le forze di polizia non telefonano mai per chiedere soldi” chiarisce il prefetto.

Il comandante della Finanza, Bolognese, segue truffe macro, “ma capitano anche quelle sentimentali, legate a finti rapporti affettivi che poi spingono il truffato a fare bonifici peer cure mediche o un biglietto per potersi  incontrare. Purtroppo capita sempre più spesso. Restano conseguenze economiche ed emotive che fanno ancora più male, aumentando la solitudine”.

L’ultimo appello, da parte della Polizia di Stato, è alla tempestività della segnalazione, in modo da far intervenire magari delle pattuglie in borghese. "Denunciate e fatelo subito, più elementi vengono raccolti e più facile è l’attività investigativa. Venite, troverete supporto in questura”.  

Tornado al progetto, l’assessora Lanzidei sottolinea “come sia bello lanciare questo progetto nel giorno della Festa internazionale del teatro. L’arte in tutte le sue forme può raggiungere gli obiettivi più differenti, anche quello educativo”.

È stato chiesto alle compagnie di preparare una performance, di massimo 15 minuti, sul tema delle truffe agli anziani. Il tutto sarà mostrato al pubblico il 29 maggio, dalle 21, quando il teatro dell’Aquila aprirà le porte per vivere la ‘prima’ dei loro sketch, al come vedono la prevenzione alle truffe.  “Arte come servizio, ottime idea” ribadisce D’Alascio.

“Il teatro è il contesto giusto perché si fa ovunque, non seve per forza un palcoscenico: basta uno che ha un’idea, la comunica e uno che ascolta. Questo è il tetro, il luogo dove passano messaggi”. Le compagnie coinvolte sono: Firmum, il Tiaeffe, Gli amici del teatro Fermano, la compagnia Arco di Capodarco e il gruppo teatrale palmense. “Per noi - spiegano gli attori – è un’opportunità. Noi spesso siamo vicini ai soggetti più fragili, non potevamo sottrarci. Il nostro impegno sarà quello di far sorridere parlando di cose serie e di dire a tutti che non bisogna vergognarsi di  chiedere aiuto, magari anche al vicino. Serve un controllo di comunità. Non si truffa solo la persona di poca cultura, le cronache ci raccontano altro. Dobbiamo imparare a parlare, comunicare, interagire: nessuno deve sentirsi solo”.

Un progetto che è innanzitutto sociale: “E’ vero che parliamo a tutti, ma agli anziani indifesi dobbiamo pensare subito. Vedere le persone attente durante gli incontri con le forze dell’ordine ci ha ripagato l’anno scorso durante la prima fase del progetto. Oggi abbiamo la Polizia municipale fuori dagli uffici postali nel giorno in cui arriva la pensione, è una protezione in più. E così fuori dai supermercati e sul lungomare” ribadisce l’assessore Mirco Giampieri ringraziando Tania Fiori, la dipendente comunale che è anima del progetto”.

Il progetto  prevede un forte coinvolgimento dei centri sociali. Un anno fa era stato lanciato un numero telefonico per le informazioni. “Ora chiameremo noi, grazie alla rete dei nostri uffici, le persone che sappiamo essere sole. Metteremo a disposizione anche il trasporto per andare alle poste o in luoghi di necessità. Noi vogliamo sensibilizzare e formare, chi subisce una truffa, per fargli superare quella vergogna del dire ‘a questa età non sono più in grado di…’. Per questo daremo anche un supporto psicologico” conclude Giampieri.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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