FERMO – Il vino nato dall’unione di più cantine sotto la regia dell’enologo Matteo Lupi continua a crescere: il Deviango piace e conquista i mercati, rafforzandosi nel nord Europa.
La prima sfida è stata unire Cantina Di Ruscio, Casale Vitali, Casa Vinicola Geminiani e Cantina Vittorini che hanno creduto nel percorso di valorizzazione del vitigno Sangiovese, che nel Fermano è differente.
“Il clima caratterizzato da alte temperature e stress idrico moderato, che ha rallentato il processo di maturazione delle uve, ha permesso di raccogliere uve con un livello di acidità ottimale e una concentrazione aromatica superiore alla media, esaltando ulteriormente le caratteristiche uniche del territorio” spiega Lupi.
Il Deviango è un vino paziente, esprime la sua potenzialità a tre e quattro anni dalla vendemmia. Il grappolo di questa varietà è caratterizzato da una doppia fila di acini, con quelli esterni che diventano rossi e quelli interni che restano bianchi.
Del resto, parliamo di un vino da uva rossa, lavorato con un attento processo di vinificazione in bianco, che si distingue per il suo colore giallo paglierino e il profumo intenso di piccoli frutti a bacca rossa.
“Il progetto legato a questo vino è anche di valorizzazione territoriale a livello nazionale. Il vino viene proposto con un’etichetta unica e un prezzo fisso di vendita per tutte e quattro le aziende produttrici, il che garantisce un'immagine e una commercializzazione unitaria, rafforzando la presenza sul mercato. Il progetto, nato nel 2018, ha visto una costante crescita, sia tra i consumatori locali, esperti e non, sia tra i turisti.
Alle cantine il plauso della Cia provinciale: “Nonostante le difficoltà, il Deviango ha trovato la sua strada con determinazione e passione, con l’obiettivo di conquistare sempre più spazio nel mondo del vino”.