SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Di porto in porto il turismo e l’economia può solo crescere potenziando gli approdi turistici come quello di San Benedetto o Porto San Giorgio. Ne è convinta la Svem del presidente Andrea Santori, ne è certa la Regione Marche, le due realtà ce sono dietro a Framesport, il progetto finanziato con fondi Fesr che coinvolge nove porti turistici.
“L’obiettivo generale è migliorare la qualità delle strutture strategiche per lo sviluppo commerciale, turistico e logistico delle infrastrutture e migliorare i servizi” ha spiegato Tablino Campanelli, consigliere della Svem (nella foto con Silvia Remoli).
Framesport vive di più azioni. La prima è stata quella dell’ascolto, dello studio delle strutture e del loro territorio di riferimento. “Poi – prosegue dialogando con politici e stakeholder alla Palazzina Azzurra – abbiamo messo a punto le migliori strategie per una evoluzione energetica e ambientale al fine di ridurre le emissioni di Co2 e redigere i Piani Energetici Ambientali dei Porti Turistici Marchigiani”.
Tanti i partner coinvolti e convinti dalle due esperienze pratiche di Vallugola e Numana, dove sono state sperimentate forme di mobilità dolce, dalla navetta elettrica alle biciclette a pedalata assistita. “Nella nostra splendida regione – ha concluso Campanelli – abbiamo 180 chilometri di costa. Va solo valorizzata, partendo dalla bellezza immutata e arrivando ai piccoli porti gioiello che attirano imbarcazioni da tutto il mondo”.
Questo lavoro la Svem lo ha svolto insieme con le amministrazioni locali. “Il nostro compito, in accordo con la Giunta, è quello di favorire il rilancio e il consolidamento economico della Regione. Lo facciamo seguendo imprese ed enti locali nella compilazione dei bandi, ma anche realizzando progetti innovativi e funzionali”.
Quei progetti che piacciono al sindaco Antonio Spazzafumo che nel porto crede e ha intenzione di investire, così come Vincenzo Garofalo, Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale.