FERMO – Germano Craia, ex candidato sindaco indipendente a Monte Urano, ha preso in mano Azione, il movimento creato un anno fa da Carlo Calenda, nella provincia di Fermo. “In 365 giorni essere già all’organizzazione territoriale è un grande risultato”.
Azione è un partito che vuole dare una visione all’elettorato. Non siamo solo una alternativa, siamo una idea di amministrazione pubblica. Basta con gli slogan, basta con i tweet. Noi cerchiamo buoni politici, quelli che ci permettono di governare bene”.
Non tutti i partiti sono uguali: “A Fermo lo vediamo, viene votato chi governa bene, come Paolo Calcinaro” aggiunge, facendo poi capire come si collocherà in città a cominciare da Alessandro Bargoni che garantisce subito un posto in Consiglio, e in maggioranza, ad Azione. “Mi sento Zlatan e quindi entro in campo: faremo bene e vinceremo il campionato”. Carico l’avvocato, come il suo partner politico di tante battaglie, Maurizio Laurenzi: “Un progetto che ci appassiona a noi della vecchia guardia”.
Ma quindi Azione è più centrodestra che centrosinistra, nonostante Calenda si candidi a Roma con il supporto del Pd? Su questo Craia prova a fare chiarezza: “Azione è visto di destra da quelli di sinistra e viceversa. Le alleanze politiche si faranno. Non mi vedo né di destra, né di sinistra. Un gruppo fondato su proposte. Scelta di campi non è più attuale: abbiamo un blocco antieuropeista e uno europeista e democratico, di cui facciamo parte. Ma la distinzione quando si è al centro è difficile da determinare, se pensiamo che la politica più di sinistra l’ha fatta la lega con il reddito di cittadinanza”. Una cosa però è certa, un punto fermo c’è: “Non andremo mai con Lega, Fratelli d’Italia e 5 Stelle”.
Tanti i temi da affrontare: la sanità, con le lacune del sistema fermano; la crisi del calzaturiero che cambierà il volto sociale. Il coordinamento ha due punti fermi: “Una base esecutiva, perché un partito non vive di sole idee, e una base tematica, azione vuole proporre. Non cercheremo di acquisire capitale elettorale erodendo glia avversari. La politica non è la squadra di calcio che si tifa, ma una valutazione delle persone per come amministrano la cosa pubblica”. Per Craia insomma, parlare di “destra e sinistra è anacronistico”. Azione valuterà le proposte. A cominciare da quelle di Marco Bonfigli, il top manager che si è offerto di curare la parte economica del neonato partito: “I prossimi tre anni decideranno il nostro futuro, siamo al passaggio tra le macerie e la ripresa. Quando usciremo dalla emergenza sanitaria, e ne usciremo, inizierà la parte più difficile per un paese socialmente devastato con un quadro per la nostra provincia peggiore di quello italiano” ribadisce.
A curare la comunicazione sarà Luca Marinucci che ha già un primo obiettivo: aumentare la presenza femminile. Intanto chi plaude al gruppo è il coordinatore regionale, Tommaso Fagioli, che come Craia stronca sul nascere la questione politica: “Il gruppo di Fermo in poche settimane è partito in quarta. Stiamo crescendo in tutte le Marche. vedo un gruppo carico di competenze professionali e politiche. Sono centinaia gli iscritti e a breve partirà la vera campagna di tesseramento per il 2021, che vorremmo cartaceo. Saremo presenti nel 2021 al voto in quattro comuni di Fermo. Noi siamo riformisti e liberali”.
Ma al voto con qualcuno si dovrà andare: “Ci alleiamo con chi condivide il nostro programma” conclude richiamando una delle frasi più caratterizzanti dei grillini da cui si vogliono discostare.