FERMO - Il Covid, su un corpo già provato, torna a uccidere. Ieri mattina nel reparto di Malattie infettive del “Murri” è spirata un’anziana di 84 anni di Acquaviva Picena.
La donna, che era stata contagiata in casa, era ricoverata nell’ospedale cittadino da un paio di settimane e aveva patologie pregresse. A Fermo era arrivata in condizioni già critiche. Dopo un periodo di relativa calma, il "Murri" ha ricominciato a contare i decessi. A settembre sono, infatti, morte altre due anziane.
Nel reparto diretto da Giorgio Amadio, al momento, sono ricoverati nove positivi, quasi tutti dell’Ascolano. Nella Rsa di Campofilone ce ne sono altri dodici. Le persone in isolamento domiciliare vigilato, tra casi e contatti, ad oggi sono 296 (di cui 35 asintomatici), 68 più di ieri.
A far schizzare in alto il numero dei quarantenati, oltre ai casi nell’azienda elpidiense che ha portato alla chiusura temporanea di uno stabilimento, sono stati i contagi registrati, ieri (5) e l’altro ieri, nelle scuole medie di Casette d’Ete e Fermo. Due studenti positivi e le rispettive classi in isolamento. Intanto, da Montegranaro arrivano buone notizie. Per i quindici ragazzi che prendevano l’autobus con un coetaneo risultato positivo al Covid è finita la quarantena. Sono tutti risultati negativi al tampone di controllo.
Proseguono, invece, i tamponi sugli insegnanti e sugli alunni della scuola primaria, sempre di Montegranaro, dove una maestra era risultata positiva.
f. pas.