FERMO – Le Marche restano in zona gialla, il che porta tanti benefici. Stando a dichiarazioni di componenti del Governo, dopo il 17 si valuterà il prolungamento del coprifuoco, ma ognuno deve fare il suo dovere. Perché i casi di Covid sono ancora troppi. Nel mentre il Fermano piange la morte di Cesare Rossi, l’uomo che voleva far volare la piccola provincia, le vittime non si fermano e soprattutto le terapie intensive restano sopra soglia.
Sono 250 i positivi rilevati nelle Marche nelle ultime 24 ore tra 2.082 nuove diagnosi: 67 in provincia di Pesaro Urbino, 54 in provincia di Ascoli Piceno, 51 in provincia di Macerata, 36 in provincia di Ancona, 33 in provincia di Fermo e 9 fuori regione. Il rapporto è del 12%.
I 250 positivi comprendono soggetti sintomatici (39), contatti in setting domestico (67), contatti stretti di casi positivi (95), contatti in setting lavorativo (2)), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (10), contatti in setting sanitario (1).
Negli ospedali della Marche continua a scendere il numero dei pazienti 'Covid-19' ricoverati: sono complessivamente 400, 11 in meno rispetto a ieri, dei quali 390 (-13) sono assistiti nei reparti e 10 (+2) nei pronto soccorso. Lo si apprende dal secondo bollettino del Servizio sanitario regionale.
Nelle terapie intensive sono ricoverate 59 persone, 2 in meno rispetto a ieri, ma ancora troppe per il sistema di calcolo nazionale: 14 a Pesaro, 15 (-2) a Torrette, 1 in pediatria ad Ancona, 5 (+1) a Jesi, 9 (-1) al Covid Hospital di Civitanova Marche, 4 a Fermo e 11 (+1) a San Benedetto del Tronto. Nelle aree di semi-intensiva sono assistiti in 106 (-5): 44 (-5) a Pesaro, 10 a Torrette, 1 (-1) al Covid di Senigallia, 4 a Jesi, 7 (+1) a Macerata, 27 al Covid Hospital di Civitanova Marche, 4 a Fermo, 5 (-1) a San Benedetto del Tronto e 4 (+1) ad Ascoli Piceno. Gli altri 225 (-6) pazienti sono ricoverati in reparti non intensivi: 5 al Covid, 1 in ostetricia e 2 in psichiatria a Pesaro, 24 a malattie infettive, 1 in ostetricia e 1 in pediatria a Torrette, 4 all'Inrca di Ancona, 15 all'Inrca di Fermo, 19 (-1) al Covid di Jesi, 13 al Covid di Senigallia, 38 a malattie infettive a Macerata, 13 al Covid Hospital di Civitanova Marche, 20 a Camerino, 29 (-4) a malattie infettive di Fermo, 9 (-3) al Covid di San Benedetto del Tronto, 5 a malattie infettive di Ascoli Piceno e 26 presso la casa di cura Villa Serena di Jesi.
Da inizio pandemia il totale dei postivi è salito a 99.737 dall'inizio della crisi: 22.240 (+67) risiedono in provincia di Pesaro-Urbino, 32.405 (+36) in provincia di Ancona, 20.536 (+51) in quella di Macerata, 9.949 (+33) nel Fermano e 10.721 (+54) nel Piceno; inoltre, sono 3.886 (+9) quelli residenti fuori regione. Nel mentre, le Marche restano ai vertici per capacità di somministrazione dei vaccini. Si sono aperte le prenotazioni per gli over 60 e da lunedì tocca agli over 50, ma con problemi.
Nel dettaglio, ecco la capacità di somministrazione delle singole regioni: Abruzzo (88,6%), Basilicata (85,8%), Calabria (81,4%), Campania (87,8%), Emilia-Romagna (88,7%), Friuli Venezia-Giulia (81,2%), Lazio (84,1%), Liguria (91,4%), Lombardia (90%), Marche (90,7%), Molise (88,9%), Provincia autonoma Bolzano (83,9%), Provincia di Trento (88,8%), Piemonte (87%), Puglia (90,3%), Sardegna (79%), Sicilia (78,8%), Toscana (85,4%), Umbria (89,4%), Valle d'Aosta (88%), Veneto (91,2%).
