Su e giù, questo l’andamento dei contagi da Covid. A dirlo è il ministro della Salute Orazio Schillaci che ribadisce: “Siamo in fase endemica, bisogna le stesse accortezze che avevamo prima per l'influenza» per tornare alla normalità”.
Il fatto che la pandemia stia cambiando forma, ha convinto il ministro a mettere a punto in tempi brevi un'ordinanza che sancirà un alleggerimento della quarantena per i positivi asintomatici e per i pauci sintomatici con norme più snelle anche per i tamponi.
“Quando si stava male con l'influenza - ha spiegato Schillaci - appena i sintomi finivano si rientrava a lavoro. Oggi siamo ancora più responsabilizzati in questo e usiamo la mascherina quando siamo in presenza di persone più fragili”. O almeno dovremmo.
In questo solco il ministro è convinto che “i pazienti asintomatici positivi al Covid dopo 4 o 5 giorni, potranno far tornare all'attività normale. Anche chi ha una sintomatologia lieve può tornare prima, dopo almeno 24 ore di assenza di febbre, magari con qualche precauzione come la mascherina per proteggere i più fragili”.
La posizione del ministro è in linea con quella di Francesco Vaia, direttore generale dell'Istituto Nazionale Malattie Infettive Spallanzani che aveva inviato al ministro della Salute un documento con una proposta di modifica delle norme sulla quarantena.
“La pandemia è completamente cambiata rispetto a due anni fa. In Italia siamo in presenza di una immunità ibrida, determinata dal grande contagio e, soprattutto dalla grande campagna vaccinale, che ha visto l'Italia tra i Paesi più performanti del mondo. Questa immunità ibrida - prosegue Vaia - ci rende più forti. Il virus non è meno cattivo, ma è cambiato nel senso che le nostre azioni lo hanno reso più contagioso ma meno patogeno”.
E se i casi Covid sembrano flettere, tocca invece il 25% la quota di ricoverati non vaccinati secondo la consueta indagine Fiaso.