di Francesca Pasquali
FERMO - Torneranno a scuola domattina tredici dei ventisette studenti del 5°D Economico-Sociale del Liceo delle scienze umane “Caro”. Sono tutti vaccinati e negativi al tampone di controllo. Il resto della classe, per fare il test, dovrà aspettare sabato. Se l'esito sarà negativo, rientreranno martedì prossimo. Intanto, proseguiranno con la didattica a distanza, dopo che una loro compagna, il 16 settembre, è risultata positiva.
A una manciata di giorni dal ritorno in aula, nel Fermano, le classi in quarantena salgono a sei. In isolamento ci sono anche il 4° e il 5° dell'Agraria “Montani” di Montegiorgio, il 1°B e il 1°C dell'Itet “Carducci Galilei”, una classe della media “Fracassetti” di Fermo e alcuni bambini dell'asilo nido di Grottazzolina.
La quarantena delle due classi dell'Agraria è scattata per la positività di un docente. Negli altri casi, a essere positivi sono gli studenti. Ma gli alunni in Dad potrebbero aumentare. Sono, infatti, cominciati stamattina i test salivari nelle prime quattro scuole “sentinella” della provincia (le elementari Sant'Andrea e Salvadori di Fermo e le medie di Torre San Patrizio e Campofilone). Centocinquanta i prelievi effettuati da quattro infermieri dell'Area vasta 4 per mappare la circolazione del virus. Tredici, in tutto, le scuole interessate, che si alterneranno ogni quindici giorni, fino al 30 novembre.
Poi, gli studenti dovranno fare i test da soli e portarli a scuola. Così, fino al 4 giugno, ultimo giorno di lezioni. «I test salivari – spiega il direttore del Dipartimento di prevenzione dell'Av4, Giuseppe Ciarrocchi – servono per vedere la circolazione virale tra i non vaccinati. Perché è vero che il virus circola anche tra i vaccinati, ma lì crea pochi problemi. Tra i non vaccinati, invece, la circolazione virale è elevata ed è più pericoloso».
Chiudono, intanto, i centri vaccinali, per lo stallo della campagna. Dopo quello di Petritoli, mercoledì prossimo toccherà a quello di Falerone. Per adesso, resteranno aperti quelli di Fermo, Amandola e Porto San Giorgio. Gli altri centri torneranno operativi quando partiranno le terze dosi per gli over 80, si pensa a novembre.
Mentre la copertura vaccinale, nel Fermano, è arrivata al 66,61% (quella regionale è al 68,9%, la nazionale al 69%), al Murri sono partite le somministrazioni delle terze dosi ai pazienti ultrafragili. Per dializzati, trapiantati, immunodepressi e malati oncologici e oncoematologici, il ciclo vaccinale sarà di tre dosi. Per tutti gli altri, a partire dagli ultraottantenni e dal personale sanitario, tra qualche settimana comincerà il secondo ciclo, la cosiddetta dose “booster”.