FERMO – Accompagnato da duemila ‘mi piace’, il post del sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, è l’unica buona notizia nella giornata fermana e marchigiana per quanto riguarda la situazione Covid.
“Febbre assente, nessun colpo di tosse per ora. Analisi al sangue fatte, lunedì la Tac. Ho finito il ciclo di 5 giorni di antivirale Remdesivi e ora vado di cortisone e antibiotico. Non vedo l'ora di tornare a lavorare a pieno per Fermo” scrive il primo cittadino.
In contemporanea, però, non arrivavano buone notizie dal territorio. Una classe in isolamento al Montani, e una in quarantena alla Santa Maria di Montegranaro. Una classe già attenzionata, dopo un sospetto di positività, poi ufficializzata, di una insegnante. La dirigente, su richiesta del sindaco, aveva sospeso già le elezioni in due classi, la 3G e la 3C, nel mentre l’amministrazione aveva predisposto la sanificazione. Oggi la decisione dell’Asur, con la quarantena per la 3G.
Nelle Marche, al termine della giornata, si registrano invece meno contagi, 115 (ieri erano 140), ma un balzo in avanti dei ricoveri, che da 70 passano a 83, con 10 pazienti in terapia intensiva. L'aggiornamento del Servizio Sanità della Regione indica una situazione migliore rispetto ad altre Regioni italiane, ma comunque in peggioramento. I 115 i positivi delle ultime 24ore sono stati rilevati su 1.191 tamponi testati per le nuove diagnosi. Dei nuovi casi, 50 sono in provincia di Ancona, 28 in provincia di Ascoli Piceno, 17 in provincia di Macerata, 17 in provincia di Fermo, 2 in provincia di Pesaro Urbino e 1 fuori regione. Sono solo 21 i sintomatici, ma ci sono 55 contagi relativi a contatti domestici o contatti stretti, 12 legati alla vita sociale, 8 rilevati in ambiente scolastico.
Complessivamente, mettendo insieme il numero dei ricoverati con quello dei positivi in isolamento domiciliare (1.671, +75, rispetto a ieri) con quelli dei ricoverati, risulta che nelle Marche ci sono oggi 1.754 positivi. Tra gli ospedali, quello più sotto pressione è quello di Fermo, con 31 posti su 32 occupati nel reparto di malattie infettive, dove sono stati accolti malati di altre province, e che ora è saturo. Anche se sono previste tre uscite, direzione Campofilone, nelle prossime ore.
Il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, oggi a Urbino per ricevere il Sigillo d'Ateneo, ha esortato «tutti» ad essere più responsabili alla luce della ripresa dei contagi: “Dietro ognuno di noi non ci debbono essere le forze dell'ordine per ricordarci di mettere la mascherina o di mantenere il distanziamento. Il senso di responsabilità di ogni cittadino può evitare la chiusura totale, con problemi economici enormi. Dobbiamo stare attenti perché la criminalità organizzata si adatta facilmente a queste nuove situazioni”.