FERMO – Con l’ossigeno al suo fianco e un cocktail di medicinali in corpo: il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, sta affrontando il Covid dal letto di Malattie infettive dell’ospedale Murri. È nelle mani di Giorgio Amadio, il primario considerato uno dei luminari nel settore, ma anche in quelle delle migliaia di cittadini che lo accompagnano via social.
È un ricovero condiviso quello del primo cittadino, che ha scelto di aggiornare personalmente il mondo esterno dalla sua pagina facebook. Nessuna comunicazione dal Comune, ci pensa lui, cosa che dimostra anche che è lucido e operativo. “Ma ho ossigeno a supporto da quasi due giorni” precisa.
Ci vorrà tempo: “Sono consapevole che la strada sarà lunghetta, ma sono buone mani. Questo mi fa essere sereno e poi c’è la tigna, come sempre”. Sulla ‘tigna’, ovvero la grinta che non ti fa mai arrendere, si sono scatenati i social, con centinaia di messaggi di supporto. E dove non arriva il carattere, c’è Amadio: “Ho iniziato un "cocktail" antivirale tipo Silvio (Berlusconi, ndr)" aggiunge il primo cittadino.
Nel mentre, a Fermo c’è voglia di vivere. Il duomo era pieno, in tanti a messa a mezzogiorno ad ascoltare le parole di don Michele Rogante e pregare Maria in questa fase che sembra togliere di nuovo certezze. Crescono infatti i contagi in tutta Italia, oltre 5mila e rischio di nuove chiusure, crescono nelle Marche, dove solo oggi sono sati 108 i positivi. Dal 27 settembre, il trend ha avuto un incremento quotidiano a due cifre ed è passato da 5 casi agli attuali 108, che rappresentano il 7,5% rispetto ai 1.438 tamponi processati nell'arco della giornata (ieri erano stati 86, il 6,6% dei 1.311 test). Nel Fermano 5 i casi, ben 33 nel piceno.
La regola è sempre la stessa: mascherina e distanziamento, quando possibile, per evitare inutili rischi.
Raffaele Vitali
