La frase di Mario Draghi può essere usata su più fronti.
Il primo, ovviamente, è quello della lotta contro il Covid19. La strategia, al momento, è sempre la stessa: chiudere il più possibile per ridurre la circolazione. E questo per una serie di ragioni: mancano le dosi di vaccino, abbiamo gli ospedali pieni, non rispettiamo i principi elementari di protezione. Ma aprile è vicino e con il mese della primavera arriveranno milioni di dosi, la speranza è che regione e comuni si facciano trovare pronti per coinvolgere più persone possibili non dimenticando che la priorità deve essere chi rischia la vita e non chi appartiene alla lobby di turno.
Il secondo è nel campo della parità di genere. Non è finita la battaglia delle donne, c’è poco da fare. Ma come si vince? ‘Il tempo delle donne è oggi’ ha detto in maniera chiara l’onorevole Livia Turco durante un incontro organizzato dalle donne Dem di Fermo. Oggi è il tempo degli asili nido, oggi è il tempo della conciliazione tempo di lavoro e di famiglia, oggi il tempo del cognome della madre da dare ai figli e non solo quello del padre, oggi è il tempo del lessico che è ancora a matrice maschie. Oggi, non domani. Ma per farlo le donne devono ‘prendersi’ e non solo attendere i posti di comando nella vita pubblica e imprenditoriale.
Le leggi ci sono, il problema è la loro applicazione. Insomma, il problema è la politica, non la norma. Ma è anche fondamentale che si finisca di dire, e stupisce che a farlo siano le stesse donne, che le quote rosa non servono e che basta la capacità, una leggenda che si basa sull’articolo 3 della costituzione, che però troppo spesso non trova applicazione.
La verità è che le quote di genere dovrebbero prevedere i vertici di istituzioni e società pubbliche, non solo posti di livello inferiore. Perché fino a quando non si guida è difficile decidere la strada. A quel punto sì che a scremare il futuro delle donne sarà la capacità e si spera la diversa sensibilità di fronte ai problemi rimasti irrisolti.
*direttore www.laprovinciadifermo.com - @raffaelevitali