FERMO – L’agenzia Ansa lo ha raggiunto dentro casa, tra quelle mura che da settimane sono la sua unica prospettiva fisica. Il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, ha però ripreso l’attività di guida del Comune, usando ogni mezzo tecnologico.
“La politica italiana nell'emergenza sanitaria non ha dato un bell'esempio e lo posso dire da sindaco che è a capo di una lista civica in cui convivono varie anime” sottolinea il primo cittadino ribadendo la sua convinzione che il civismo abbia molti vantaggi rispetto all’organizzazione partitica.
Il 43enne Calcinaro è da 40 giorni in isolamento, tra ospedale e casa, ed è ancora positivo. E si sa, da casa, si guarda più televisione, si ha tempo per osservare: “Virologi ormai star delle tv che si affannano ogni ora a dare una propria versione sull'andamento del virus, non fanno altro che disorientare le persone, servirebbe una maggior coesione scientifica così da fornire notizie certe e facilmente comprensibili a tutti”.
Stima e gratitudine invece per “gli angeli vestiti da dottori, infermieri e operatori socio sanitari”. Ha un obiettivo: “Uscire all’aperto appena possibile, vediamo come va il tampone di oggi”.
Ma ha anche una consapevolezza, che ribadisce spesso nei suoi post su Facebook, di cui è un grande utilizzatore: “Non si può far notare solo il tasso di mortalità del virus, evidentemente non da peste nera. Mi è stato detto che il senso di affanno può accompagnarmi anche per mesi e questo un po’ genera preoccupazione”.
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