FERMO – La soluzione migliore è aprire il sito internet del Governo e leggere le Faq (clicca), ovvero le domande e risposte, che il Governo ha preparato. “Solo che – spiega l’avvocato fermano Francesco Capitani - a ben cercare nel sistema delle fonti del diritto, delle Faq non vi è traccia; non si sa cosa siano, chi le emani e quale funzione svolgerebbero”.
Eppure, tutti da ieri a cliccarle per scoprire e capire che scatta la possibilità di far visita a coniugi, conviventi, partner delle unioni civili, parenti fino al sesto grado, affini fino al quarto grado come i cugini del coniuge, ma non gli amici. Ecco che allora arriva la ‘risposta a domande frequenti’ ovvero ai dubbi del Dpcm per la «fase 2.
Dai dati sul contagio che si raccoglieranno a partire dalla prossima settimana si capirà se dal 18 maggio si potrà riaprire di più “probabilmente avverrà nelle zone a più basso contagio” spiega il premier Conte. E intanto assicura che il governo sarà “intransigente per chi riparte sul rispetto di rigidi protocolli di sicurezza”. Ripartono la manifattura, le costruzioni, il commercio all'ingrosso legato ai settori in attività, che vanno da tessile e moda, ad automotive e fabbricazione di mobili. Secondo i consulenti del lavoro torneranno in ufficio o in azienda 4,4 milioni di persone, mentre altri 2,7 milioni resteranno a casa. Il doppio paradosso, sottolineano, è che si tratterà soprattutto di over 50 e che la ripresa riguarderà in prevalenza le Regioni del Nord, più colpite dal virus (2,8 mln di lavoratori contro i 812mila al Centro e 822mila al Sud).
Impensierisce la tenuta dei trasporti, tra ingressi contingentati su bus e metro e rischio di lunghe code di auto (COSI’ NEL FERMANO). Anche per questo arriva un'ordinanza del Mise per riaprire i negozi bici e monopattini, per l'acquisto dei quali dovrebbe arrivare un incentivo nel prossimo decreto economico. Diventano più facili gli spostamenti nella Regione. E sembrano allentarsi gli obblighi di autocertificazione: per chi va al lavoro sarà sufficiente esibire un tesserino. Ripartono anche esami universitari e lauree in presenza, purché si possano tenere le distanze, sono possibili attività di restauro e laboratori e tirocini universitari. Riaprono i concessionari d'auto. Il dpcm prevede mascherine per tutti, sia nei luoghi accessibili al pubblico, sia sui mezzi di trasporto. Si possono usare anche mascherine autoprodotte ma sono esentati i bambini sotto i sei anni.
I bambini possono godere della riapertura dei parchi e delle ville, dove però restano chiuse le aree giochi. Resta comunque il divieto di assembramento, non solo nei luoghi pubblici ma anche in quelli privati. Ma si può tornare a fare sport e correre anche lontano da casa, ma sempre da soli e tenendo dagli altri una distanza di due metri: ci si può muovere anche in auto o bus per andare a correre. Si possono fare passeggiate, anche con i bambini, a un metro di distanza da altri.
Ripartono gli allenamenti individuali degli atleti. Ancora niente messe: si studia la possibilità di permetterle da metà maggio. Si possono però celebrare i funerali, con un massimo di 15 persone e obbligo di mascherina, e si può andare nei cimiteri. Restano chiuse anche le scuole, ma riaprono i centri diurni per i disabili e si valuta di permettere da fine mese o a giugno l'apertura di asili nido e centri estivi. Fino al 18 maggio serrande abbassate anche per i negozi al dettaglio, parrucchieri e barbieri, ristoranti e bar. La novità è che dal 4 maggio è permessa non solo la consegna di cibo a domicilio ma anche il take away.
Se non vi è chiaro, ci sono le Faq. Ma attenzione, come ricorda l’avvocato Capitani (clicca): “Alcune FAQ possiedono dunque un chiaro valore deliberativo – cioè decisorio su quanto consentito ai cittadini – sconosciuto a qualsiasi gerarchia delle fonti e comprimente le libertà costituzionali fissate dall’art. 13 della Costituzione. In breve, ad oggi, un oscuro dirigente ministeriale potrebbe decidere cosa al cittadino è precluso fare caricando una FAQ – di cui non è dato conoscere alcun atto preparatorio, essendo sospeso ogni accesso ai documenti della pubblica amministrazione dal Decreto Legge del 17.3.2020 – all’interno di un sito ministeriale – e le pubbliche autorità sarebbero chiamate a sanzionare la condotta vietata.
Non si tratta di circostanze di poco conto: procurare una così profonda lesione al sistema delle fonti potrebbe voler dire non riuscire più a riannodare le funzionalità garantiste che ne governano una corretta applicazione. Passata l’emergenza sanitaria, occorrerà verificare i postumi del Covid-19 anche sulla salute costituzionale dell’ordinamento”.
@raffaelevitali