PORTO SANT’ELPIDIO - Non solo digestivo, non solo cicchetto al bar con la mosca. Il Polo Urbani dimostrerà, durante una serata evento che unirà cultura e buon cibo, che anice, anisina, anisetta e mistrà possono essere la base di un pasto completo.
Venerdì pomeriggio, dalle 15.30, il polo Urbani di Porto Sant’Elpidio diventerà la casa dell’Accademia Italiana della Cucina. Si ritrovano insieme due realtà che vogliono formare, divulgare e portare conoscenza. La scuola ai propri studenti, che così approfondiranno il potenziale dell’anice, l’Accademia invece ai cittadini in generale che vogliono entrare nel mondo delle tradizioni culinarie.
Il convegno aprirà il pomeriggio. Tanti i relatori prima delle conclusioni affidate al vicepresidente dell’Accademia, Mimmo D’Alessio: il professor Leonardo Seghetti affiancato da Sauro Vittori e Lando Siliquini, poi Giovanni Martinelli e due degli eredi delle gloriose famiglie: Matteo Meletti e Simonetta Varnelli. I due prodotti principe, spesso pensati come alternativi, si ritrovano insieme anche per far comprendere le loro differenze che li rendono unici e indispensabili.
Sono coinvolte le classi del triennio enogastronomico e con loro tanti docenti, capitanati dal vicepreside Mario Andrenacci e dal presidente dell’Ais, nonché prof, Stefano Isidori. I ragazzi, dopo aver ascoltato, conquisteranno i partecipanti con il menu pensato appositamente e che all’anice abbina tanti prodotti locali: risotto al cavolo cappuccio con vino rosso e anice, coscio di maiale glassato all’anice e mela rosa, agnello arrosto con sala allo yogurt, anice e patate, taccù all’anice con ragù bianco di vitellone e un dolce semplice, il semifreddo con cacao e anice. A seguire crema fritta aromatizzata e degustazione di Varnelli e Anisetta.
Una gionata tutta da vivere che gode del patrocinio della Provincia di Fermo e del Comune di Porto Sant'Elpidio.