Il sindaco annuncia che lunedì resterà chiuso solo il liceo Scientifico Marconi mentre riapriranno i nidi e tutte le altre scuole.
PESARO – In attesa dell’incontro tra Governo e regioni, c’è chi già inizia la fase due: da provvedimenti generici ad azioni equilibrate e proporzionate. Ed è il capoluogo della provincia più colpita dal Coronavirus: Pesaro
“I casi nel pesarese aumenteranno, è matematico. Ma è ora di dire ‘Basta Panico’. Noi dobbiamo proteggere e salvaguardare alcune categorie” sottolinea il sindaco di Pesaro Matteo Ricci con dietro un grande cartello con lo slogan ‘No panico’ che si alterna a quello con il decalogo delle cose da fare per prevenire, cominciando dal lavarsi le mani spesso.
“Sappiamo – prosegue Ricci - che le fasce più a rischio sono quelle più deboli, in particolar modo anziani e ammalati. Quello che stiamo facendo e rafforzeremo è u intervento di precauzione su queste due fasce. E poi dobbiamo concentrarci sul liceo Marconi. Il ragazzo già sta bene, questa mattina abbiamo avuto una riunione con il preside e l’Asur e abbiamo concordato che la classe del giovane di Morciano è da ieri a casa, in isolamento preventivo. Mentre tutte le scuole di Pesaro lunedì riapriranno, dai nidi agli asili, per il liceo Marconi stiamo pensando una ordinanza a doc, fatta dal Comune, per allungare la chiusura fino aa mercoledì in via precauzionale. Ho parlato con il presidente Luca Ceriscioli proprio per passare da provvedimenti generali a provvedimenti mirati”. Insomma, Pesaro rialza la testa e domenica lo dirà a tutti on u grande festa nel segno di Rossini, con il momento clou delle accensioni delle luminarie dedicate al grande compositore. “Riparte Pesaro, riparte l’Italia senza sottovalutare nulla. Perché se non ripartiamo i danni di carattere economico, sociale e psicologico saranno insostenibili. Per cui equilibrio, niente panico”.