FERMO – Il presidente Luca Ceriscioli è pronto, se necessario, a chiudere di nuovo tutto, fermando lezioni e iniziative pubbliche nel resto delle Marche. “Resto convinto che bisognava fare prevenzione anche nelle province limitrofe: il decreto rappresenta comunque un passo in avanti rispetto all'atteggiamento precedente. Ho fatto notare che era più opportuno regolarsi guardando al rapporto tra contagiati e numero di abitanti. Ad esempio, tra Lombardia e Marche non è così diverso ed ora, per la nostra regione, è ulteriormente peggiorato. Anche questa volta spero di sbagliarmi sul diffondersi dell’infezione”.
Al momento sono 35 i test positivi al coronavirus registrati nelle Marche: 6 pazienti sono collocati in terapia intensiva, 17 sono ricoverati nei reparti di malattie infettive e 11 stanno affrontando l'isolamento domiciliare. “Le sei persone in terapia intensiva sono anziani, ad eccezione di un paziente cinquantenne e sono in condizioni definite gravi e monitorati con tutta l'attenzione" prosegue il presidente.
Nelle Marche, ci sono altre 233 persone (7 con sintomi e 226 asintomatici) in isolamento fiduciario e, tra queste, ci sono anche 65 operatori sanitari, che sono venuti a contatto con pazienti positivi. Per compensare la situazione, Marche Nord ha siglato un accordo con il Murri per personale e materiale necessario a fronteggiare l’emergenza nel pesarese (leggi LE INDICAZIONI DI CALCINARO E LIVINI: STOP A ESAMI E VISITE AL MURRI E NO A VIAGGI VERSO LE ZONE COLPITE).
Questi dati in attesa della verifica in corso su altri 54 tamponi effettuati nelle Marche. che questa mattina hanno registrato il primo decesso, un paziente ricoverato al 'Santa Croce' di Fano. È un 88enne, con patologie pregresse. “Immaginando che anche nelle Marche il numero dei pazienti possa crescere – spiega Ceriscioli - verranno creati spazi dedicati per le terapie intensive (114 disponibili ad oggi, ndr.), superando il modello delle camere isolate”.
Sono cinque i presidi sanitari impegnati nelle Marche nell'affrontare l'emergenza: Pesaro-Urbino e Torrette, che sono gli ospedali più impegnati, Fermo, San Benedetto del Tronto, Civitanova Marche. Per garantire il massimo dell’efficienza, è stata formata in soli due giorni lavorativi la graduatoria del cosiddetto «concorsone», ovvero la selezione finalizzata all'assunzione a tempo determinato di infermieri per superare la carenza di personale presso reparti e servizi della Aou Ospedali Riuniti di Ancona.
La prova si è tenuta il 26 febbraio presso il Palaprometeo di Ancona, in contemporanea con l'ordinanza del presidente della Giunta regionale delle Marche, che chiudeva scuole e iniziative pubbliche per l'emergenza coronavirus. Su 911 presenti alla selezione sono risultati 499 idonei, di questi, informa l'azienda ospedaliera, 57 saranno assunti immediatamente mentre altri lo saranno in vista delle cessazioni che matureranno a breve e altri ancora per garantire la normale fruizione delle ferie estive, Il personale infermieristico in graduatoria sarà utile anche ad affrontare l'emergenza coronavirus.