FERMO – La Fermana delle meraviglie, 9 punti in cinque giornate, torna al Recchioni. Sabato pomeriggio arriva il Legnago, ma i problemi non mancano.
Mister Giovanni Cornacchini, come intende per sabato sostituire il capitano della Fermana fermato per squalifica?
“Sto valutando. Cerchiamo la soluzione migliore. Spero che mi si accenda presto la lampadina. Abbiamo alternative valide”.
Neo acquisti?
“Non so quali siano a dire il vero. Fino a che non li ho a disposizione parlo di altro”.
Che ambizioni ha la Fermana?
“Stiamo lavorando in maniera diversa e segue le sue idee. Io pretendo intensità e un lavoro anche quando non si ha il pallone. Il mio è un lavoro impegnativo dal punto di vista fisico. E si può migliorare, i margini ci sono. Solo che per noi sono tutte complicate, ogni volta è una finale. Molte squadre si stanno attrezzando e stanno cambiando, il girone di ritorno sarà impegnativo”.
Come sta la squadra fisicamente?
“Il modo di allenarsi è cambiato non per errori in precedenza, Antonioli aveva lavorato bene. I giocatori mentalmente stanno dando tutto. L’impegno mentale non è per stancarsi, deve essere una costante. Ci sono energie in più da dare, ma la convinzione e il lavoro di concentrazione deve diventare la normalità”.
La ‘Fermana ha buoni valori’. Cosa significa la sua frase detta il girono della presentazione?
“Avevo visto una sola gara e avevo avuto l’impressione di chi sa giocare bene a calcio. Per farlo sono necessari valori a livello individuale. Poi c’è il lavoro durante la settimana che ti fa migliorare. So che ci saranno le difficoltà, ma squalifiche e momenti di difficoltà non devono abbatterci”.
Cosa serve alla Fermana dal mercato per non forzare ruoli?
“Non ci sono forzature se pensate a Rossoni, che è molto intelligente, e Neglia, che ho usato da esterno anche in passato. Ho una idea di calcio e la perseguo, sapendo che la Fermana deve verticalizzare il prima possibile per sfruttare gli attaccanti. Se riusciremo ad aggiustare qualcosa sono contento, magari un centrocampista. Forse gli esterni sarebbero utili ma in questo momento dobbiamo pensare a lavorare e valuteremo poi. Siamo di fronte a un mercato complicato, in cui tutti vogliono scambiare e possibilmente non spendere, per questo non vedo facile l’arrvo di certi nomi”.
Sabato che partita si immagina?
“In questo girone ci sono 5 squadre al di sopra di tutti, cinque di livello ottimo e poi noi con altre come il Legnago che devono fare un certo tipo di campionato. Loro sono partiti bene, sono molto aggressivi, con punte di qualità che sanno dare pressione e hanno Perna che garantisce letture da categoria superiore. Ci sono poi compagini come Imola e Fano che stanno con noi. Non parlo dell’Arezzo perché credo ne uscirà avendo importanti disponibilità. Il campionato è lungo, ma vincere per noi avrebbe un grande significato. Sono convinto che noi potremo dare fastidio a tutte”.
Si parla di far ripartire l’Eccellenza, lei cosa ne pensa, il sistema è in grado?
“Secondo me è molto complicato. Vedo le difficoltà di gestione di un campionato professionistico con protocolli tosti. Ci sottoponiamo a tamponi in continuazione, non so se siano in grado, ma lo sforzo è immane. La D insegna, non è facile. Ecco, se penso a noi, la difficoltà più grossa oltre ad allenarci è questo mondo di paura fatto di tamponi e tensioni”.
Cornacchini, la Figc delle Marche ha eletto il 75enne Panichi, la C ha confermato Ghirelli. Il calcio non è un luogo per giovani?
“Non siamo per far lavorare molto i giovani ed è un peccato. I giovani hanno idee, forza e volontà. Dovremmo dare possibilità a chi merita. non è l’essere giovane che garantisce un posto in squadra o in una dirigenza. Ma i giovani preparati ci sono, dobbiamo usarli al meglio”.
Raffaele Vitali