PESARO – Il palasport è tirato a lucido, la Vitrifigo Arena meriterebbe palcoscenici come l’Eurolega, ma non è la stagione giusta. Ecco che le Final Eight di Coppa Italia le ridanno la giusta dignità. E le prime due partite, Milano contro Cremona, e Virtus Bologna contro Venezia, sono lì a dimostrare la qualità del luogo.
A dire il vero l’Armani, scesa in campo con una maglia viola in omaggio a Kobe Bryant, passeggia su Cremona (86-62). Ben diversa la seconda sfida, davanti a un pubblico caldo e numeroso. Venezia deve vincerla due volte prima di esultare (82-81 dts), perché Markovic non aveva alcuna intenzione di rinunciare alla semifinale di domani contro Milano. Peccato che Austin Daye, uno che a Pesaro si sente a casa, avesse un altro piano: prendersi lo scalpo della prima della classe e far capire a Venezia, campione d’Italia in carica, che la stagione inizia ora e che il girone di andata è da dimenticare.
Oggi si torna in campo: prima la gara all’ultimo canestro tra Sassari e Brindisi, poi Fortitudo Bologna contro Brescia. La prima giornata ha visto sugli spalti 5300 spettatori, un buon inizio, ma lontanissimo dai numeri della Spagna dove per la prima giornata di Coppa sulle tribune erano più di diecimila. Il basket sta respirando, ma di certo ancora non sta bene.
r.vit.