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Controlli su undici distributori di benzina: l'80% non era in regola. Attività anche nel contrasto antidroga e contraffazione dei marchi

16 Settembre 2022

FERMO - Con la conclusione della stagione estiva e in considerazione del perdurare degli aumenti dei prezzi dei carburanti praticati al pubblico, nonché dell’accresciuto traffico veicolare, anche la Guardia di Finanza di Fermo è stata impegnata nei controlli nei confronti degli impianti di distribuzione stradale, con l’effettuazione di 11 controlli volti alla verifica dell’osservanza degli obblighi di comunicazione al Ministero dello Sviluppo Economico dei prezzi praticati e di corretta esposizione degli stessi, nonché al riscontro della loro corrispondenza con quelli effettivamente applicati “alla pompa”.
Si tratta di interventi mirati che hanno interessato una platea di soggetti caratterizzati da profili di rischio, selezionati sulla base di analisi svolte, a livello centrale, dal Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.
Al termine delle ispezioni è emerso che l’80% dei distributori controllati non è risultato in regola con gli obblighi di comunicazione, con conseguente irrogazione di sanzioni pecuniarie amministrative a seguito di contestazione quali l’omessa comunicazione al Mi.S.E. dei prezzi praticati (portale “Osservaprezzi Carburanti”), la comunicazione di prezzi inferiori a quelli effettivamente applicati al momento dell’erogazione o, ancora, l’irregolare pubblicizzazione degli stessi.
Per tali violazioni, sono stati interessati i Comuni competenti per territorio in quanto titolari del potere di irrogare le previste sanzioni amministrative, comprese, per tutte e tre le casistiche accertate, tra un minimo di € 516,00 e un massimo di € 3.098,74.
Il dispositivo di prevenzione e deterrenza continuerà ad essere dispiegato sull’intera filiera, con controlli nei confronti di depositi commerciali, distributori stradali e sulla circolazione di prodotti petrolieri sottoposti ad accisa ed imposte di consumo.

Traffico di stupefacenti
Ma i controlli in questi mesi hanno anche riguardato il contrasto ai traffici illeciti si è altresì estrinsecata in un potenziamento della vigilanza nelle zone più sensibili della provincia (stazioni ferroviarie, altri scali del trasporto pubblico, strutture ricettive e luoghi di aggregazione), grazie anche all’impiego delle unità cinofile, specificamente addestrate alla ricerca ed al rinvenimento di sostanze stupefacenti.
Nello specifico, i militari hanno identificato 2.069 persone e controllato 1.394 veicoli. Sono stati sequestrati 10,5 kg di diverse sostanze stupefacenti (marijuana, hashish, cocaina ed eroina), per un valore stimato di circa 235 mila euro, con denuncia all’Autorità Giudiziaria di 7 responsabili (tra italiani e stranieri), di cui due tratti in arresto in flagranza di reato, per produzione, detenzione e spaccio, in violazione dell’articolo 73 del Testo Unico delle leggi in materia di stupefacenti; sono state, altresì, segnalate alle competenti Prefetture ulteriori 73 persone, ai sensi dell’articolo 75 del medesimo Testo Unico.

Marchi contraffatti
Importanti risultati sono stati conseguiti anche nell’ambito della lotta alla contraffazione marchi e dell’attività posta in essere a tutela della sicurezza prodotti, diritto d’autore e del Made in Italy. I finanzieri hanno sottoposto a sequestro circa mille capi di abbigliamento e calzature (che avrebbero fruttato guadagni illeciti per un ammontare di oltre 9 mila euro), denunciando 4 responsabili all’Autorità Giudiziaria, ai sensi degli artt. 473 e 474 del codice penale, per aver contraffatto o alterato marchi e segni distintivi, nazionali ed esteri di prodotti industriali e per averli introdotti in commercio con segni falsi.
Infine, nel comparto tributario, i Reparti del Comando Provinciale hanno effettuato 254 ispezioni e riscontrato 34 irregolarità in materia di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati e dei corrispettivi.
L’aggressione ad ogni forma di criminalità restituisce competitività e legalità al mercato, alimentando gli investimenti ed il conseguente sviluppo imprenditoriale ed economico che la criminalità mira a controllare e rallentare.
Le condotte penalmente illecite sono attualmente al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e, sulla base del principio di presunzione di innocenza, l’eventuale colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine sarà definitivamente accertata solo ove interverrà sentenza irrevocabile di condanna.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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