di Raffaele Vitali
FERMO – Un nuovo comitato per l’ordine e la sicurezza e tanto materiale sul tavolo della prefetta Vincenza Filippi: “Sono soddisfatta” esordisce. “Abbiamo collegato molti sindaci, i vertici delle forze dell’ordine, il direttore dell’Area vasta e le associazioni di categoria (Confcommercio, Cna, Confartigianato e Confindustria), oltre alla Steat per affinare le strategie” ribadisce affiancata dal questore Rosa Romano e dal maggiore della Finanza Benito Addolorato.
Quale è la situazione dei controlli nel Fermano?
“Inizio positivo. In quattro giorni ci sono state 1750 persone controllate, parliamo di green pass, con 12 multe, più quattro per mancanza di non rispetto uso dei dispositivi; 463 esercizi controllati e nove i titolari sanzionati, ma nessuna chiusura di attività”.
Come si svolgono le azioni di verifica?
“A più livelli. Ci sono anche – aggiungono prefetta e questore - i ‘pattuglioni’, tre volte a settimana, con controlli interforze. Che sono fissi nei fine settimana, dove ci sono situazioni di alta presenza, dal centro di Fermo alla costa, in particolare a Porto San Giorgio che attira giovani da ogni angolo della provincia e non solo”.
Quali le difficoltà principali avanzate dai comuni?
“La normativa parla di polizie municipali e dipendenti con qualifica di pubblica sicurezza in azione. Ma è evidente che in molti piccoli comuni il grosso dell’azione viene esercitata dalle forze di Polizia coordinate dal questore. I sindaci hanno presentato richieste, ad esempio Magliano di Tenna che ha un solo vigile urbano e ha bisogno dell’assistenza dei carabinieri. Oppure Campofilone che ha numeri importanti a livello di contagi (secondo comune delle Marche per incidenza, ndr) e ha chiesto un aiuto all’Asur, che Grinta ha garantito. Così Torre San Patrizio che sta vivendo un sensibile aumento dei contagi e sarà supportato dai carabinieri”.
Obiettivo comune?
“Rispetto della legalità e mantenimento così delle aperture in vista degli acquisti di Natale. Se si rispettano le regole non ci saranno chiusure”.
Problemi particolari?
“Il sindaco di Fermo ha evidenziato che ci sono piccoli tentativi di ‘furbizia’, da parte dei giovani, sul green pass. Non sempre corrisponde al documento di identità. Attenzione, perché la verifica di questo spetta alla Polizia ed è un falso. Una situazione confermata anche da Fabiano Alessandrini, presidente della Steat”.
Questione autobus, come li state gestendo?
“Le problematiche ci sono, sui pullman e sui treni. Le stazioni di Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio sono presidiate dalle forze dell’ordine, mancando la Polfer. La Steat ha evidenziato la difficoltà di inserire dei controllori, anche se abbiamo chiesto di fare il possibile. Seguendo il piano di controllo del territorio, abbiamo optato per la verifica in fase di discesa. Per fare questo dedichiamo diverse ore del giorno e perdonale”.
Ma cosa rischia chi viene trovato senza green pass o con uno artefatto?
Innanzitutto sanzioni: 400 euro che diventano 200 se pagate nell’immediato. L’esercente, invece, se reitera rischia la chiusura fino a 5 giorni. Ricordiamo che il gestore è tenuto a controllare, ma non a verificare con un documento, cosa che invece spetta alla Polizia. Chi usa il pass falso va incontro a una denuncia e purtroppo non sono solo i giovani a provarci”.
Prefetta Filippi, controlli più rigidi?
“Per due anni abbiamo attenzionato in modo preventivo, già c’era la drammaticità della realtà. Oggi bisogna invece tutelare sempre più chi è in regola, per evitare che tutti vengano penalizzati. In corso ci sono controlli efficaci, non possiamo permetterci una nuova ondata. Salute ed economia vanno tutelate, perché sono la base di un buon equilibrio sociale”.
@raffaelevitali