di Francesca Pasquali
FERMO – “La fine di un incubo”. Ci siamo, poche ore ancora e si tornerà a mangiare dentro i ristoranti. Dal primo giugno le nuove regole che permettono ai clienti di usufruire degli spazi al chiuso. Quindi, basta piumini per mangiare, basta con le felpe al collo per fermare il vento. perché la voglia di stare insieme era già tanta e ha vito sulle temperature ancora non estive, ma tutti, soprattutto i gestori dei locali, aspettavano solo la riapertura completa. Che sarà nel rispetto delle regole e delle distanze., due aspetti che non si possono dimenticare.
Per alcuni è davvero il ritorno alla vita. basti pensare all’Osteria delle Cornacchie, uno dei posti più caratteristici del fermano, che si trova nel centro di Petritoli. “Io ho 76 anni e ho scelto di rimanere chiuso da ottobre, ma – racconta il titolare Sergio Federici– ma ci sono tanti locali gestiti da giovani che hanno fame di lavoro e bisogno di riempire gli spazi. Ora riaprirò”.
Uno che non si è mai tirato indietro nella battaglia contro la decisione del Governo di “accanirsi” contro i ristoratori è Marcello d’Erasmo, pizzeria Mamma Rosa di Ortezzano: “Le prenotazioni sono molte. La gente ha voglia e quando trova un ambiente ampio si sente sicura e si ferma”.
Tra le regole che però devono essere rispettate c’è quello delle quattro persone al tavolo, numero che molti sperano decada. Ma su questo il Cts è chiaro: è un limite che resterà, come resta l’uso della mascherina ogni volta che ci si alza da tavola. E sarebbe buona cosa anche mettersela quando non si mangia.
“Non vedevo l0ora di poter usare la mia sala. Sono ottimista perché peggio no potrebbe andare” ribadisce Carlo Nicolai, titolare della Locanda del Palio in piazzale Azzolino a Fermo. Chi è rimasto chiuso per mesi è Retroscena, del tandem di cuochi Pierpaolo Ferracuti e Richard Abouzaki, che hanno in gestione anche ‘Pizza vista mare’ e tra poco il ramen bar Opera. “Per garantire la nostra qualità poter servire all’interno è fondamentale. ora speriamo ina una bella ripartenza, per cui da noi sentirete poche lamentele perché c’è tanto dal lavorare”.
Riapertura con riconoscimento per il Retroscena di Porto San Giorgio. Il locale di fianco al teatro comunale è entrato da poco nella Guida Michelin. «Aspettiamo questo giorno da tanto – dicono Richard Abouzaki e Pierpaolo Ferracuti – perché, all’aperto, non avevamo la possibilità di garantire il nostro servizio di eccellenza e siamo rimasti chiusi, tranne qualche weekend a gennaio e febbraio». «Le cose – chiosano – stanno andando meglio. Speriamo in una bella ripartenza: poche lamentele e tanto duro lavoro» (nella foto il pranzo domenicale allo chalet Nicolina).