FERMO - Negli ultimi quattro anni, il debito pubblico italiano è cresciuto del 6,8% mentre quello della Regione Marche si è ridotto del 31,8%: da 1.046 milioni di euro è sceso a 714 milioni. Nonostante la riduzione del debito comunque, le Marche hanno investito quasi 900 milioni tra il 2015 e il 2018 e di questa cifra solo il 3,36% è a debito.
“Anche la pressione fiscale dei marchigiani si è abbassata del 18% mentre le agevolazioni fiscali sono rimaste intatte con un posizionamento sull’Irpef al 14° gradino nella classifica nazionale. Il 20° posto è il migliore perché paga meno tasse” spiega l’assessore al Bilancio, Fabrizio Cesetti. Restando al capitolo tasse, il gettito da manovra regionale Irap e Irpef è passato da 95,7 milioni a 78,38. Cancellata l’accise sui carburanti, tre anni senza IRAP per nuove imprese, azzerato bollo per auto ecologiche e volontariato.
“E continuiamo a investire. Grazie a quelli Europei si parla di 2,4 miliardi di euro di investimenti senza fare debiti, ma utilizzando risparmi e facendo scelte. Un modus operandi che ci ha fatto ottenere un rating AA-, cinque livelli sopra il BBB dell’Italia” aggiunge il presidente Luca Ceriscioli.
Il grande progetto che caratterizzerà anche il futuro è quello delle ciclovie, per cui sono stai stanziati già 50milioni di euro. “Altrettanto importanti tutti gli investimenti per la difesa del suolo e anche in questo caso parliamo di decine di milioni di euro per proteggere da alluvioni, mareggiate e frane la fragilità del nostro territorio. Altro settore mai trascurato quello dei beni culturali che ci ha portato a vincere anche importanti riconoscimenti per il turismo, ultimo in ordine di tempo quello della Lonely Planet, ma che ha bisogno di investimenti per mantenere qualificato il suo patrimonio” prosegue Ceriscioli.
Un bilancio sano che fa sorridere l’assessore che da quattro anni ne controlla ogni numero: “Se è in salute il bilancio, l'istituzione vive bene, può proiettarsi nel futuro e dare risposte ai cittadini. I risultati sono inequivocabili. Tutto questo è stato possibile anche grazie alla drastica riduzione dei costi della politica sul funzionamento e organizzazione della giunta e degli uffici del presidente e degli assessori. Consistente anche la riduzione dei fitti passivi per oltre 2 milioni e mezzo di euro così come le valorizzazioni del patrimonio immobiliare per il suo riutilizzo”.
Un passaggio i due esponenti di Giunta lo riservano ad Aerdorica, risanata dopo averla trovata con un buco di 40milioni, e gli investimenti per gli ospedali, dal Salesi a quello di Fermo, oltre alla partita delle Province che ha visto il trasferimento di oltre mille dipendenti e relative attività per cui la Regione è diventata anche ente di gestione oltre che di programmazione.
@raffaelevitali